Viaggi con l’IA: comodi o apparenza?

(mynewsroom.it) I tools di intelligenza artificiale promettono viaggi su misura, traduzioni in tempo reale e ottimizzazione di punti fedeltà. Ma spesso mancano di dati aggiornati e precisione. Funzionano? Solo in parte.

Pianificare un viaggio con l’aiuto dell’intelligenza artificiale sembra ormai alla portata di tutti. Da strumenti che trasformano un Reel di Instagram in un itinerario completo a occhiali che traducono in tempo reale e identificano monumenti al volo, le opzioni si moltiplicano. Ma funzionano davvero?

IA utile ma…

La risposta, dopo una serie di test su alcune delle principali piattaforme A.I., è: solo in parte. Mentre l’IA può essere utile nelle fasi iniziali della pianificazione, quando si tratta di dettagli concreti come voli, prezzi aggiornati e sicurezza, spesso delude. E non è ancora pronta per sostituire Google Flights o un buon esperto di viaggi.

In sintesi, l’IA nel turismo è ancora agli albori. Può ispirare, confrontare offerte e semplificare alcune operazioni, ma non sostituisce la precisione e l’aggiornamento di strumenti tradizionali. Per ora, meglio usarla come alleata, non come guida unica.

Prendiamo Expedia Trip Matching, uno strumento che permette di inviare un Reel di Instagram direttamente al chatbot di Expedia per trasformare un sogno in un itinerario. L’idea è brillante: il bot chiede i tuoi interessi (cibo, natura, storia) e propone attività personalizzate. Peccato che le raccomandazioni siano spesso generiche e che suggerisca hotel non disponibili. In un caso, ha proposto un volo con scalo a Mosca per un viaggio in Asia centrale, ignorando completamente i rischi legati alla guerra in Ucraina. Un errore grave, che rivela un limite comune a molti sistemi A.I.: l’accesso a dati aggiornati e contestuali è ancora carente.

Mindtrip, invece, punta su un’interfaccia visiva ricca: mappe dettagliate, foto di attrazioni e alloggi, e un quiz iniziale per capire i tuoi gusti. Il bot guida bene la conversazione e permette di prenotare alcuni hotel. Ma quando si tratta di voli, il sistema zoppica: non fornisce prezzi in tempo reale e, in alcuni casi, le tariffe trovate online risultano molto più basse. Il servizio è gratuito, ma dopo i primi messaggi richiede la registrazione.

Un approccio più emotivo lo offre Layla, un chatbot con avatar che cerca di capire non solo dove vuoi andare, ma perché. Peccato che il servizio si blocchi dopo meno di dieci messaggi, spingendoti a pagare 49 dollari all’anno per continuare. Non male, ma difficile giustificarlo quando concorrenti gratuiti offrono esperienze simili.

Più efficace si rivela Gondola, pensato per chi viaggia spesso e vuole massimizzare i punti delle carte fedeltà. Collegando la tua email o inserendo manualmente i dati, Gondola confronta le opzioni di Marriott, Hilton e Hyatt, mostrando il valore in punti e denaro. Utile anche il monitoraggio dei prezzi: se il costo di un volo o di una stanza scende dopo la prenotazione, puoi rimborsarti. L’unico limite: non puoi prenotare voli direttamente.

Infine, gli occhiali Ray-Ban Meta, che con un semplice “Hey, Meta” possono identificare un monumento o tradurre una conversazione in tempo reale tra inglese, spagnolo, francese e italiano. Un’idea futuristica, ma con batteria che dura solo quattro ore e una dipendenza totale dallo smartphone. E sì, hanno una telecamera, ma è davvero più comodo filmare con gli occhiali che estrarre il telefono?

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