(Bbc) Seguire una dieta vegana nell’infanzia può ridurre il rischio di obesità, colesterolo alto e alcune malattie croniche ma possono verificarsi carenze nutrizionali che compromettono crescita e salute ossea.
Negli ultimi anni, il veganismo ha conquistato sempre più famiglie: nel Regno Unito circa il 3% della popolazione segue una dieta a base vegetale, mentre negli Stati Uniti la percentuale è dell’1%. Le motivazioni sono varie: rispetto per gli animali, riduzione dell’impatto ambientale e benefici per la salute.
I vantaggi principali riguardano la salute cardiovascolare: i bambini vegani tendono ad avere livelli più bassi di colesterolo LDL, minor rischio di obesità, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di tumori. Ciò è legato alla ricchezza di fibre e polifenoli presenti nei vegetali, che hanno proprietà antiossidanti.
Tuttavia, non mancano i rischi, soprattutto se la dieta non è pianificata con attenzione. I bambini hanno fabbisogni nutrizionali molto elevati perché crescono rapidamente: carenze di vitamine o minerali in questa fase possono compromettere lo sviluppo cerebrale e osseo.

La mancanza di vitamina B12
Uno dei principali problemi è la vitamina B12, presente quasi esclusivamente nei prodotti animali. È fondamentale per la formazione dei globuli rossi e il funzionamento del sistema nervoso. Nei bambini piccoli, una carenza può manifestarsi rapidamente, causando danni neurologici. Per evitarla, gli esperti consigliano l’uso di integratori o alimenti fortificati, come cereali per la colazione o bevande vegetali arricchite.

Un altro nutriente critico sono gli omega-3, importanti per il cervello e le membrane cellulari. Le forme più benefiche (EPA e DHA) si trovano nei pesci e nelle alghe. I vegani possono ricorrere a integratori a base di alghe per coprire il fabbisogno. Anche calcio, vitamina D e ferro possono risultare insufficienti: nei vegetali sono presenti, ma spesso in forme meno assorbibili dall’organismo. È utile quindi associare alimenti ricchi di vitamina C (come agrumi e peperoni) per migliorare l’assorbimento del ferro.

Minore altezza e densità ossea
Alcuni studi hanno evidenziato che i bambini vegani sono in media leggermente più bassi e hanno una densità minerale ossea inferiore del 6% rispetto ai coetanei onnivori, il che potrebbe aumentare il rischio di fratture o osteoporosi in età adulta. Fondamentale è pianificare con cura la dieta e monitorare crescita e sviluppo.
Per assicurarsi un’alimentazione equilibrata, gli esperti consigliano di puntare su una grande varietà di alimenti vegetali non trasformati, come legumi, cereali integrali, frutta secca e semi, evitando il più possibile i prodotti industriali ultra-processati “vegan” (come formaggi e snack vegetali), che spesso sono poveri di nutrienti e ricchi di sale e grassi.