(Aujourd’hui) Una nuova pillola anticoncezionale maschile non ormonale, con risultati promettenti nei test, si avvicina al mercato, promettendo di ridefinire la contraccezione e la parità di genere.
Il panorama della contraccezione è sull’orlo di una potenziale rivoluzione, con l’arrivo imminente di una pillola anticoncezionale maschile non ormonale. Dopo decenni in cui il peso della pianificazione familiare è ricaduto prevalentemente sulle donne, la scienza sta finalmente offrendo agli uomini un’alternativa concreta al preservativo e alla vasectomia.
L’azienda americana YourChoice Therapeutics ha annunciato nuovi risultati rassicuranti per il suo contraccettivo, denominato YCT-529. Akash Bakshi, presidente della società, non nasconde l’entusiasmo, definendolo “un prodotto potenzialmente rivoluzionario”. La promessa è quella di una pillola da assumere quotidianamente, simile a quella femminile, ma senza gli effetti collaterali ormonali. Attualmente, le opzioni per gli uomini sono limitate al preservativo, alla vasectomia o a trattamenti ormonali con controindicazioni. Una pillola non ormonale, in grado di bloccare la produzione di spermatozoi, rappresenterebbe una svolta significativa.

Come funziona
Il funzionamento del YCT-529 è innovativo. Invece di agire sugli ormoni, la molecola prende di mira una proteina specifica, il recettore dell’acido retinoico alfa (RAR-alfa). Questa proteina gioca un ruolo cruciale nella spermatogenesi, il processo di formazione degli spermatozoi. Bloccando l’azione di RAR-alfa, la pillola impedisce la produzione di spermatozoi senza alterare i livelli ormonali maschili, garantendo così l’assenza di effetti collaterali come calo della libido o aumento di peso, spesso associati ai contraccettivi ormonali.
I test preclinici su animali hanno già mostrato risultati estremamente promettenti. L’efficacia è stata vicina al 100% nel prevenire la gravidanza in ratti, cani e scimmie maschi che avevano assunto il farmaco e si erano accoppiati con femmine. Un aspetto cruciale è la reversibilità del trattamento: dopo l’interruzione della somministrazione, la fertilità è stata completamente ripristinata in circa quattro-sei settimane.

Sarebbe uguaglianza di genere
Il primo studio clinico di fase 1 sull’uomo non ha evidenziato alcun effetto collaterale indesiderato. Questo apre la strada a ricerche molto più ampie e approfondite. Attualmente, è in procinto di iniziare un nuovo studio di fase 2b, più esteso, che mira a confermare il profilo di sicurezza favorevole e a misurare gli effetti biochimici della pillola, da assumere quotidianamente per novanta giorni. Se i risultati continueranno a essere positivi, il laboratorio stima che la pillola potrebbe essere disponibile sul mercato già nel 2029.
Dopo oltre settant’anni dalla prima pillola anticoncezionale femminile, l’uguaglianza in materia di contraccezione sembra finalmente più vicina.