Uno stadio sospeso tra le dune

(El Mundo) Il Neom, un club di seconda fascia trasformato in fenomeno globale, uno stadio sospeso a 350 metri tra le dune con un budget illimitato.

Il Neom SC, ultima creatura del principe Mohammed bin Salman, è il progetto più audace dello sportwashing saudita. Obiettivo? Scalare l’olimpo del calcio con un’operazione senza precedenti.

Nato dalle ceneri di una squadra di Tabuk, il club è il fiore all’occhiello di Neom, la megalopoli futuristica da 2.000 miliardi di dollari (costo quadruplicato rispetto alle previsioni). Mentre i grattacieli di The Line arrancano tra ritardi e polemiche, il calcio accelera: dopo l’acquisto del Newcastle e i colpi Ronaldo e Neymar, ora è il turno del Neom SC, già candidato a dominare la Saudi Pro League.

Il mercato: De Bruyne nel mirino, ma con regole (sui generis)

Kevin De Bruyne, in uscita dal Manchester City, è il primo big name nel radar. Nella lista anche Jorginho (Arsenal) e André Onana (Manchester United). Attenzione, però: ogni trattativa deve passare dal comitato trasferimenti saudita, creato per evitare monopoli… ma con l’ultima parola affidata allo stesso Bin Salman. L’obiettivo finale è vincere il Mondiale per Club. E con i fondi illimitati del PIF, tutto è possibile.

La sfida (im)possibile

Dietro la facciata scintillante, però, i problemi affiorano: il complesso dei grattacieli di The Line è stato ridimensionato da 170 a soli 2 km per ospitare lo stadio del Mondiale. Resta però il problema della carenza di manodopera e dei frequenti blackout energetici. Inoltre l’ex CEO Al-Nasr ha già gettato la spugna anche se i sauditi dicono “Neom è ‘too big to fail’. Il 20% dell’acciaio mondiale sta finendo lì, insieme a migliaia di lavoratori: Bin Salman non mollerà. Certo che la domanda resta: quanto calcio ci sarà in questo sfavillante progetto, e quanto sarà invece puro marketing per una città che ancora non esiste?

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com