(New York Times) All’orizzonte c’è una rivoluzione nel trattamento del sonno, una pillola, da assumere poco prima di coricarsi, che mira a mantenere aperte le vie aeree.
Milioni di persone negli Stati Uniti soffrono di apnea ostruttiva del sonno, una condizione che si verifica quando i muscoli della gola si restringono durante il sonno, causando pause temporanee nella respirazione che portano a russare e a risvegli improvvisi con sensazione di soffocamento. Le conseguenze di un sonno di scarsa qualità possono essere estenuanti, irritanti e compromettere la concentrazione. Inoltre, l’apnea notturna aumenta il rischio di gravi condizioni come ipertensione, diabete di tipo 2, infarto e ictus.
Per decenni, il trattamento primario per l’apnea notturna è stato la pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP). Prima di dormire, chi soffre di questa condizione indossa una maschera facciale collegata a una macchina CPAP, che mantiene aperte le vie aeree immettendo aria forzata. Sebbene efficaci, molti trovano queste macchine così scomode da abbandonarne l’uso.

Prima di dormire
Ora, una nuova e più allettante opzione potrebbe essere in arrivo. Apnimed, un’azienda farmaceutica focalizzata sul trattamento dell’apnea notturna, ha annunciato una seconda serie di risultati positivi di sperimentazioni cliniche di Fase 3 per una pillola unica nel suo genere. Questa pillola, da assumere poco prima di coricarsi, mira a mantenere aperte le vie aeree di una persona.
Sebbene i risultati completi non siano ancora stati pubblicati su una rivista scientifica, gli esperti del sonno sono ottimisti. Non solo per coloro che non tollerano le macchine CPAP, ma anche per chi non può o preferisce non usare altri interventi, come altri tipi di dispositivi orali o farmaci per la perdita di peso (il peso in eccesso è un fattore di rischio per l’apnea notturna).

Come funziona?
La nuova pillola, chiamata AD109, è una combinazione di atomoxetina e oxibutinina, due farmaci che “ingannano” i muscoli delle vie aeree, facendoli rimanere attivati durante la notte e mantenendo il percorso respiratorio libero. Lo sforzo di respirare attraverso una via aerea ristretta può essere paragonato al sorbire una bibita con una cannuccia di carta molle. I farmaci essenzialmente ingannano quei muscoli facendoli credere di essere svegli.
Lo studio più recente ha coinvolto 660 adulti con apnea notturna che non tolleravano o si rifiutavano di usare le macchine CPAP. AD109 avrebbe ridotto significativamente il numero medio di interruzioni orarie della respirazione nei partecipanti che hanno assunto la pillola, rispetto a quelli che hanno ricevuto un placebo. Anche se alcuni partecipanti che hanno assunto la pillola hanno riportato effetti collaterali, tra cui secchezza fauci e insonnia.