Un quintale per il Papa

(Abc) Il sistema postale del Vaticano è sotto pressione: arrivano 100 chili di lettere al giorno per Leone XIV.

Ogni mattina Papa Leone XIV si trova di fronte a un’impressionante dimostrazione di fede globale: tra i 50 e i 100 chili di lettere quotidiane che arrivano da ogni angolo del mondo, contenute in almeno tre sacchi postali. Un flusso costante di corrispondenza che può raggiungere i 550 chili settimanali, testimonianza del legame indissolubile tra il Pontefice e i fedeli di tutto il pianeta.

Prima di raggiungere le mura vaticane, questa montagna di corrispondenza segue un percorso rigorosamente controllato. Le lettere vengono prima processate dalle Poste Italiane presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, dove vengono sottoposte a scansioni e controlli di sicurezza.

Lettere da tutto il mondo

Nel centro di Fiumicino, 950 dipendenti processano quotidianamente 2 milioni di lettere, 15 tonnellate di pacchi e 250.000 unità di posta raccomandata. Le lettere per il Papa vengono identificate da scanner automatici e, quando la tecnologia non riesce a decifrare la calligrafia, interviene il personale umano. Una volta raccolte, vengono sigillate in scatole gialle speciali e trasportate direttamente alle Poste Vaticane.

La corrispondenza papale arriva da paesi lontani come India, Kosovo, Brasile, Camerun e Andorra, spesso con francobolli dai disegni esotici. È insolito notare che, nell’era digitale, molti usano ancora una penna per scrivere al Papa   sottolineando come questo materiale viene trattato con particolare cura e rispetto per il suo valore simbolico e spirituale.

Con l’elezione di Papa Leone XIV, si è registrato un aumento significativo della corrispondenza dagli Stati Uniti, suo paese natale, e dal Perù, dove ha esercitato il ministero per molti anni nella Famiglia Agostiniana e come Vescovo di Chiclayo.

L’organizzazione vaticana

In Vaticano, la gestione di questa corrispondenza è affidata al sacerdote italiano Felipe Bruno che coordina un team di 45 persone, inclusi 9 postini. Bruno supervisiona anche le lettere depositate nelle cassette postali di Piazza San Pietro, dove non sono necessari francobolli.

Scrivere al Papa è sorprendentemente semplice: basta indirizzare la busta a “Papa Leone, 00120 Città del Vaticano”.

Data l’impossibilità materiale per il Pontefice di leggere personalmente almeno 50 chili di corrispondenza quotidiana, un team specializzato presso la Segreteria di Stato si occupa di leggere le lettere in diverse lingue, preparando riassunti per casi particolari e trasmettendo richieste di preghiera. Di solito a tutti viene risposto.

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