Tutti folli per il Solex

(Le Figaro) A Nouziers, la folle resistenza del Velosolex: 24 ore tra passione, nostalgia e motori rombanti.

Ogni anno, il piccolo villaggio di Nouziers, nella Creuse, si trasforma nel cuore pulsante della resistenza nostalgica a due ruote: qui si corre l’ultima vera gara di 24 ore su Solex, lo storico ciclomotore che ha segnato l’immaginario collettivo della Francia del dopoguerra. È un evento unico, dove la meccanica popolare, la solidarietà di paese e lo spirito goliardico si fondono in una festa che sfida il tempo e le norme moderne.

Il Solex, nato nel 1946 per motorizzare la Francia del dopoguerra a basso costo, è diventato un simbolo interclassista: dai medici agli operai, passando per studenti e contadini, negli anni ’60 raggiunse il suo apice con 340.000 esemplari prodotti in un solo anno. Ma è con l’arrivo delle auto e delle moto giapponesi che comincia il declino, culminato con l’ultima produzione nel 1988. Nonostante questo, una comunità appassionata continua a far vivere questo mito su due ruote.

Partenza stile Le Mans

Ogni anno accorrono a Nouziers circa 200 piloti, provenienti da tutta la Francia, con team composti da meccanici, manager e persino cuoche ufficiali. La gara, che si svolge su un tracciato di 3,6 km tra le strade vallonate del borgo, richiama 3.000-4.000 spettatori. Il sabato, il via è in stile Le Mans: i piloti corrono verso i loro ciclomotori prima di lanciarsi tra curve e staccionate di paglia. La corsa è lunga e insidiosa: i guasti sono all’ordine del giorno, e i pit stop diventano momenti frenetici di riparazioni e cambi di gomme. Ma oltre alla competizione, l’atmosfera è quella di una grande festa rurale, tra bancarelle, birre, musica e omelette ai funghi servite all’alba.

La velocità? 28 km/h.

Il cuore pulsante dell’evento sono i 300 volontari — più degli abitanti stessi — che per settimane preparano ogni dettaglio: dalle passerelle in legno alle recinzioni, fino al “Resto Solex” nella sala comunale. “C’è chi prende ferie per aiutare”, racconta Caroline, 26 anni, che gestisce l’unico bar del paese.

Domenica pomeriggio, tra gli applausi del pubblico, la “team Grandjoie” trionfa per il terzo anno consecutivo con 480 giri completati: 1.728 km, l’equivalente di un Parigi-Lisbona… su un Solex. In Italia il VeloSolex aveva una velocità massima è di 28 km/h con un consumo di miscela è di 1 litro ogni 100 km. Dal 1946 fino al 1988 il VeloSolex è stato costruito dalla stessa azienda in oltre 7 milioni di esemplari. Nella parte finale della produzione la potenza arrivò a 0,7 e poi a 0,8 Cv, con cilindrata del motore salita a 0,047 litri e una velocità massima di 30 km/h.

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