Torna l’era del carbone

By Paolo Bonanni 2 Febbraio 2025 #carbone

(Le Temps) In tempo di transizione energetica assistiamo a un dato impressionante: mai prima d’ora il carbone è stato utilizzato in quantità così elevate come nel 2024.

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), l’anno scorso sono state bruciate 8,77 miliardi di tonnellate di carbone, un aumento dell’1% rispetto al 2023. Nonostante le promesse di riduzione, la crescita continua e non accenna a fermarsi. L’idea di un “picco del carbone”, prevista per il 2020 e poi posticipata al 2025, appare ormai lontana: l’AIE prevede una crescita almeno fino al 2027, definendo questa fase come “l’età dell’oro del carbone”.

Il carbone, simbolo della rivoluzione industriale e spesso percepito come un combustibile del passato, rappresenta ancora oggi una fonte cruciale di energia. Nel 2023, il 35% dell’elettricità mondiale proveniva da questa risorsa, superando nettamente il 22% generato dal gas. Questo quadro è particolarmente evidente in Asia, dove Cina e India dominano il consumo globale. La Cina, che da sola rappresenta la metà della domanda mondiale, ha aumentato il consumo dell’1% nel 2024, mentre l’India ha registrato una crescita del 5%.

Il paradosso energetico

Nonostante il boom delle energie rinnovabili, l’espansione del carbone evidenzia un paradosso: anziché una transizione energetica, si assiste a un’accumulazione di fonti. Come sottolineato da esperti, la crescita delle rinnovabili non ha portato a una sostituzione del carbone, ma piuttosto al suo affiancamento. In Asia, dove la domanda di elettricità è spinta da settori come l’intelligenza artificiale e i data center, il carbone rimane indispensabile per colmare il divario tra domanda e offerta. Anche in Europa e negli Stati Uniti, sebbene il consumo sia in calo, la riduzione è più lenta rispetto agli anni precedenti.

Una risorsa accessibile

Mentre le nazioni sviluppate cercano di ridurre la dipendenza dal carbone, molti Paesi in via di sviluppo lo considerano una risorsa economica e facilmente accessibile per modernizzare le proprie economie. Le sanzioni contro la Russia, che hanno ridotto le forniture di gas verso l’Europa, hanno ulteriormente alimentato il ritorno al carbone in alcune economie occidentali, nonostante il suo impatto negativo sul clima.

Il peso del cambiamento climatico

Per il clima, questa dipendenza dal carbone rappresenta una cattiva notizia. Settori chiave come aviazione, trasporti marittimi, acciaio e cemento rimangono difficili da decarbonizzare, aggravando le sfide globali. Tuttavia, le previsioni dell’AIE suggeriscono che condizioni meteorologiche favorevoli in paesi come la Cina potrebbero ridurre drasticamente il consumo di carbone, anche se le prospettive a breve termine rimangono incerte.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com