(Times) Dopo anni di relativa timidezza, il sesso esplicito sta prepotentemente tornando alla ribalta nel cinema per adulti con registi che riscoprono una passione per le scene intime.
Un’analisi recente rivela un cambiamento significativo rispetto al passato, quando la combinazione di sesso e violenza era considerata un tabù per il successo al botteghino, come sottolineato dal regista canadese David Cronenberg.
Se nel 2011 “Millennium – Uomini che odiano le donne” era l’ultimo film di punta classificato vietato ai 18 a contenere avvertimenti sia per contenuti sessuali che violenti, la situazione attuale dipinge un quadro diverso. Vent’anni fa, solo uno dei dieci film per adulti più popolari avvertiva della presenza di contenuti sessuali.
Nel 2015, pellicole con “forte contenuto sessuale” come “Cinquanta sfumature di grigio” e “The Wolf of Wall Street” avevano già segnato notevoli successi. Oggi, film come “Poor Things”, “The Brutalist” e “Anora” stanno conquistando premi Oscar con scene esplicite che in passato avrebbero fatto arrossire i giudici.

C’è meno horror
Questo ritorno del sesso coincide con un periodo di relativa rarefazione della violenza più estrema sullo schermo. La stessa British Board of Film Classification aveva osservato nel 2017 come i film horror a tema tortura fossero meno comuni rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, nel 2022, la violenza è tornata in auge, con dieci dei film per adulti più popolari che includevano avvertimenti per scene cruente, descrivendo episodi come autolesionismo con cocci di vetro, persone date alle fiamme e mutilazioni.
Nonostante questa oscillazione tra sesso e violenza, il numero di film classificati come vietati ai 18 ogni anno è rimasto sostanzialmente costante tra il 2005 e il 2024. Ciò che è cambiato significativamente è la natura dei contenuti all’interno di questi film. Nel 2024, la BBFC ha rilevato che ben 16 film contenevano violenza sessuale, un aumento considerevole rispetto ai soli quattro del 2005.

Quella scena… con il burro
Questo incremento di scene esplicite, inclusa la violenza sessuale, non sembra aver alienato il pubblico né la critica, suggerendo un’evoluzione nella percezione e nell’accettazione di tali contenuti. Un esempio emblematico di come cambiano i tempi è rappresentato dal classico di Hitchcock “Psycho”, originariamente classificato X nel 1960 e sottoposto a tagli nella celebre scena della doccia. Oggi, la versione integrale è classificata non adatta ai minori di 15 anni.
Alcune decisioni passate rimangono controverse, come nel caso di “Ultimo tango a Parigi”, che suscitò scandalo per la rappresentazione di uno stupro (in cui il personaggio di Maria Schneider subì violenza utilizzando burro come lubrificante) e fu pesantemente tagliato.