Tokyo: meno lavoro e più figli

(Financial Times) Tokyo, la città più grande del mondo, avvierà un esperimento radicale dal 2025 per contrastare la crisi demografica del Giappone: una settimana lavorativa di 4 giorni per i dipendenti del Comune.

Preoccupante calo delle nascite

Una settimana lavorativa di 4 giorni per i dipendenti del Comune è in programma dal 2025: permetterà ai lavoratori di scegliere un giorno settimanale libero, migliorando la flessibilità e favorendo l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Si spera che questa misura riduca il calo delle nascite, reso evidente da un drastico declino del 15% tra il 2012 e il 2022. La governatrice Yuriko Koike ha annunciato l’iniziativa durante un’assemblea cittadina, sottolineando la necessità di riformare lo stile di lavoro per non costringere le persone a sacrificare la carriera per eventi di vita come la maternità o la cura dei figli. Koike ha evidenziato inoltre l’importanza di favorire l’empowerment delle donne, un settore in cui il Giappone è storicamente in ritardo rispetto al resto del mondo.

Il Day Week Global

L’esperimento di Tokyo segue esempi simili in altre prefetture giapponesi e trae ispirazione da 4 Day Week Global, un’organizzazione non-profit con sede nel Regno Unito che promuove i benefici della settimana lavorativa corta. I fondatori dell’organizzazione descrivono la mossa di Tokyo come straordinaria, considerando la tradizionale rigidità lavorativa del Giappone, un Paese dove esiste persino il termine karoshi per indicare la “morte per troppo lavoro”. Secondo Charlotte Lockhart, fondatrice di 4 Day Week Global, i risultati delle sperimentazioni in 20 Paesi hanno dimostrato che produttività, attrattività sul mercato del lavoro e benessere dei lavoratori migliorano sensibilmente.

L’emergenza silenziosa

L’esperimento di Tokyo arriva in un momento critico: nel 2024, il numero di nascite in Giappone scenderà probabilmente sotto le 700.000 per la prima volta dal 1899. Questo declino accentuato delle nascite rappresenta una “emergenza silenziosa”, come l’ha definita il Primo Ministro Shigeru Ishiba, con implicazioni per l’economia, già gravata da una carenza di manodopera e dalla popolazione più anziana al mondo. Nonostante numerose iniziative governative, come incentivi economici, sgravi fiscali e un aumento degli asili nido, il numero di nascite è sceso sotto il milione nel 2016 e sotto le 800.000 nel 2022. Nel tentativo di affrontare questa crisi, Tokyo ha adottato misure innovative, come il lancio di un’app di incontri ufficiale. L’app, progettata per favorire relazioni a lungo termine, richiede agli utenti di dichiarare esplicitamente il loro interesse verso il matrimonio. Secondo Koike, il basso tasso di matrimoni in Giappone è uno dei principali ostacoli all’aumento delle nascite.

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