(Guardian) “A Complete Unknown”, il biopic di James Mangold dedicato alla vita del leggendario cantautore Bob Dylan, è al centro dell’attenzione di Hollywood. Debutto il 17 gennaio.
Le performance di Timothée Chalamet, che interpreta un giovane Dylan, sono state accolte con recensioni entusiaste. Variety ha definito la sua interpretazione “ipnotica” e “senza paura”. Altri critici hanno elogiato il film come “superbo” e “la performance dell’anno”. Se Chalamet vincesse l’Oscar come miglior attore, stabilirebbe un record: a 29 anni, diventerebbe il più giovane vincitore della categoria, battendo Adrien Brody, che nel 2003 ottenne il premio per Il pianista a 30 anni.

Un cast stellare e un regista esperto
Il biopic, diretto da James Mangold, beneficia di una solida esperienza nel genere. Mangold ha già firmato “Walk the Line” (2005), il biopic su Johnny Cash che valse un Oscar a Reese Witherspoon e una nomination a Joaquin Phoenix. Anche in questa occasione, Mangold si avvale di un cast eccellente, con Edward Norton nel ruolo di Pete Seeger. Chalamet ha adottato un approccio “implacabile” durante le riprese, immergendosi completamente nel personaggio di Dylan. Sul set, l’attore ha richiesto di essere chiamato esclusivamente “Bob Dylan”, un’ulteriore dimostrazione del suo coinvolgimento totale.

Una stagione di premi
La corsa agli Oscar si preannuncia agguerrita. Oltre a Chalamet, spicca Adrien Brody, che torna in lizza con il suo ruolo in “The Brutalist”, un dramma epico sull’Olocausto. Altri nomi di rilievo includono Colman Domingo per “Sing Sing” e Ralph Fiennes per “Conclave”. Anche tra le attrici si prospetta una competizione serrata, con Angelina Jolie candidata per la sua interpretazione di Maria Callas in “Maria” di Pablo Larraín.

La forza del genere biopic
Il biopic è da sempre un genere molto amato dagli Academy Awards. Negli ultimi anni, pellicole come “Bohemian Rhapsody” (Freddie Mercury), “Judy” (Judy Garland) e “Ray” (Ray Charles) hanno ottenuto grandi riconoscimenti, confermando il fascino delle storie di figure iconiche. In “A Complete Unknown”, Mangold si avvale del pieno supporto di Dylan, che ha concesso i diritti delle sue canzoni. I critici hanno già lodato la resa di classici come “A Hard Rain’s a-Gonna Fall”, cantata da Chalamet.
L’attore è reduce da un periodo di successi commerciali. Il suo ruolo da protagonista in “Wonka”, uscito lo scorso Natale, ha dominato il botteghino, mentre “Dune II”, uscito a febbraio, ha raggiunto incassi globali di oltre 717 milioni di dollari. La sua popolarità è confermata anche dall’entusiasmo del pubblico: a un recente evento promozionale a New York, la folla è stata così numerosa da richiedere l’intervento della polizia.

Un’eredità cinematografica e musicale
Con “A Complete Unknown”, Chalamet non solo rende omaggio a un’icona della musica, ma consolida la sua posizione come uno degli attori più versatili della sua generazione. Dylan, oggi 83enne, continua a essere un punto di riferimento culturale: attualmente è impegnato in un tour mondiale, che di recente ha fatto tappa alla Royal Albert Hall di Londra. Il film, che segna il tredicesimo racconto cinematografico su Bob Dylan, promette di offrire una prospettiva unica sull’artista.
Dopo otto documentari, tre drammi e l’esperimentale “I’m Not There” di Todd Haynes, Mangold punta a esplorare il percorso umano e creativo di Dylan, avvalendosi di una narrazione avvincente e interpretazioni potenti.