The Sims un fenomeno che resiste da 25 anni

By Paolo Bonanni 29 Aprile 2025 #The Sims

(Le Temps) Il simulatore di vita ha conquistato generazioni dal febbraio 2000, con i suoi avatar dalle buffe gestualità e un diamante verde sopra la testa.

“The Sims” consente di gestire la vita quotidiana di personaggi virtuali. Ha venduto oltre 200 milioni di copie nel mondo e continua a sedurre nuove generazioni grazie a un gameplay senza tempo e alla costante innovazione.

Con 85 milioni di utenti attivi su “The Sims 4” e 2,4 miliardi di ore di gioco registrate solo nel 2023, il franchise non sembra conoscere crisi. Il fenomeno è tale da attirare anche Hollywood: è infatti in sviluppo un, prodotto da LuckyChap, la casa di produzione dell’attrice Margot Robbie, già protagonista del successo cinematografico di “Barbie”.

Dagli inizi umili alla rivoluzione sociale

Dietro il successo di “The Sims” c’è la visione del suo creatore, Will Wright, già noto per “SimCity”. Dopo aver vissuto in prima persona la ricostruzione della propria casa distrutta dagli incendi di Oakland nel 1991, Wright concepì l’idea di un gioco incentrato non su città, ma sulle vite domestiche delle persone. Nonostante lo scetticismo iniziale, il progetto trovò il suo pubblico grazie alla rappresentazione innovativa della vita quotidiana.

Un momento iconico si verificò durante la presentazione al E3 del 1999, quando fu mostrata una scena di matrimonio tra Sims con un bacio tra due donne sullo sfondo. Un dettaglio che, secondo la leggenda, sfuggì volutamente ai supervisori e che contribuì a definire “The Sims” come pioniere dell’inclusività. Dalle relazioni LGBTQ+ già presenti nel primo capitolo, “The Sims 4” ha introdotto opzioni come cicatrici per persone trans, tonalità di pelle diversificate e la possibilità per uomini di essere “incinti”

Un rifugio creativo e sociale

The Sims si è distinto come un gioco “sandbox”, privo di obiettivi rigidi e con una libertà creativa totale. Dalla progettazione di case alla gestione di relazioni sociali, i giocatori hanno trovato un microcosmo da plasmare secondo i propri desideri.

Non a caso, molti hanno sperimentato scenari caotici e situazioni surreali, come incendiare cucine o rimuovere le scale da piscine, esplorando un lato oscuro ma divertente della gestione della vita virtuale.

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