(New York Times) Sempre più donne in menopausa stanno ricorrendo al testosterone per migliorare il proprio benessere, spingendo la domanda di questo ormone a livelli mai visti prima.
Il fenomeno del ricorso al testosterone tra le donne in menopausa è alimentato dai social media, con influencer e persino celebrità come Kate Winslet che ne elogiano gli effetti positivi. Ma il testosterone è davvero la soluzione miracolosa che promette di essere?
Il testosterone non è un ormone esclusivamente maschile: le donne lo producono attraverso le ovaie e le ghiandole surrenali, e il suo livello raggiunge il picco intorno ai 20 anni, per poi diminuire gradualmente nel tempo. Svolge un ruolo importante nella salute riproduttiva e ha recettori in diverse parti del corpo, dal cervello ai muscoli, suggerendo che potrebbe avere effetti su più sistemi biologici.

Un rimedio efficace per la libido?
L’unico beneficio chiaramente dimostrato del testosterone nelle donne riguarda il miglioramento della libido. Studi scientifici confermano che basse dosi possono aumentare il desiderio sessuale, migliorare l’eccitazione e rendere più soddisfacenti i rapporti. Tuttavia, l’effetto non è drastico: molte pazienti riportano solo miglioramenti moderati.
Ma la sessualità femminile è complessa, influenzata da fattori psicologici, relazionali e fisici. Per questo, gli specialisti suggeriscono che la terapia ormonale sia più efficace se affiancata da un supporto psicologico o da una terapia sessuale.
Effetti su energia, umore e benessere: mito o realtà?
Molte donne affermano di sentirsi più energiche, mentalmente lucide e di “tornare a vedere il mondo a colori” dopo aver assunto testosterone. Tuttavia, gli studi scientifici non hanno ancora dimostrato un collegamento certo tra l’ormone e questi effetti.

Quali sono i rischi?
Se assunto a dosaggi controllati, il testosterone presenta pochi effetti collaterali. Tuttavia, se i livelli si alzano troppo, possono insorgere sintomi indesiderati come acne, irsutismo (crescita di peli sul viso e sul petto), perdita di capelli, alterazioni vocali e persino un ingrossamento del clitoride. L’uso eccessivo può inoltre aumentare il rischio di tumore endometriale.