(Le Figaro) Lo “spoils system”, o “sistema del bottino”, è una pratica profondamente radicata nella storia politica americana.
Concepita all’inizio del XIX secolo, la tradizione dello “spoils system” prevede che il presidente eletto possa nominare e rimuovere liberamente i funzionari pubblici dell’amministrazione federale, premiando i sostenitori politici e consolidando il controllo sul governo. L’origine dello spoils system risale al 1828, durante la presidenza di Andrew Jackson.
Candidato del popolo contro le élite, Jackson sostituì centinaia di funzionari pubblici con alleati politici, affermando che lo Stato appartiene al popolo e che il rinnovamento del personale pubblico evita la formazione di una casta privilegiata. La frase del senatore William Marcy, “il bottino spetta al vincitore”, divenne emblematica di questa filosofia.
Tuttavia, il sistema non tardò a rivelare i suoi difetti. La politicizzazione dei posti pubblici portò a episodi di corruzione e inefficienza. Funzionari inesperti, nominati più per fedeltà politica che per competenza, causarono spesso disservizi. Inoltre, i partiti politici utilizzarono il controllo delle nomine come leva per rafforzare le proprie macchine elettorali, chiedendo ai beneficiari delle cariche pubbliche contributi economici per finanziare le campagne.

Anche un assassinio
Nel corso del XIX secolo, lo spoils system divenne sinonimo di un’amministrazione pubblica debole e vulnerabile al clientelismo. La tensione culminò nel 1881 con l’assassinio del presidente James A. Garfield, ucciso da un sostenitore deluso che non aveva ottenuto un incarico ambito. Questo evento tragico catalizzò il movimento per la riforma del servizio civile. Nel 1883, il Congresso approvò il Pendleton Civil Service Reform Act, stabilendo che molti incarichi federali sarebbero stati assegnati tramite concorsi basati sul merito, anziché per appartenenza politica.
Sebbene le nomine ai vertici restassero prerogativa del presidente, il provvedimento ridusse gradualmente l’impatto dello spoils system. Entro il 1910, oltre due terzi dei funzionari federali erano scelti per merito.

Il New Deal
Durante il New Deal e la Seconda Guerra Mondiale, sotto la presidenza di Franklin D. Roosevelt, l’amministrazione federale si espanse e divenne più professionale. Tuttavia, lo spoils system non scomparve del tutto: oggi riguarda principalmente posizioni dirigenziali di alto livello, favorendo la “porta girevole” tra pubblico e privato, con tutti i rischi di conflitti di interesse che ne derivano. L’era contemporanea vede un’amministrazione pubblica americana divisa tra meritocrazia e politicizzazione. Da un lato, i funzionari assunti per concorso godono di protezioni e garanzie, ma sono esclusi dalle attività politiche. Dall’altro, i dirigenti nominati politicamente rappresentano ancora uno strumento di controllo per il presidente in carica.
Mentre gli Stati Uniti continuano a confrontarsi con il delicato equilibrio tra efficienza amministrativa e influenza politica, lo spoils system rimane un simbolo controverso della democrazia americana: un meccanismo che, nel corso dei decenni, ha premiato fedeltà e ambizione, ma che ha anche richiesto sacrifici e riforme per adattarsi alle esigenze di un governo moderno.