“Slite” videogioco che insegna la lingua dei segni

(El Pais) Tre studenti boliviani hanno creato un programma divertente per aiutare le persone sorde a imparare a connettersi tra di loro e con chi conosce la lingua dei segni.

Nato come progetto di fine corso, “Slite” ha rapidamente catturato l’attenzione dei media e delle autorità pubbliche in Bolivia, trasformandosi in una risorsa preziosa per l’apprendimento della lingua dei segni. L’idea è nata da un’esperienza personale frustrante vissuta da Jean Franco Choque, uno dei tre studenti ideatori del progetto. Choque si era trovato in difficoltà nel tentativo di aiutare una persona sorda sui mezzi pubblici, realizzando di non possedere le conoscenze adeguate per comunicare attraverso la lingua dei segni. Da questa esperienza è nata l’idea di sviluppare un videogioco che potesse rendere l’apprendimento della lingua dei segni più accessibile e coinvolgente.

I gesti delle mani

“Slite” utilizza la fotocamera di un dispositivo mobile o portatile per catturare e interpretare i gesti delle mani dell’utente. Il software elabora le immagini, confrontandole con la forma corretta del segno corrispondente alla lettera scelta, secondo l’alfabeto dattilologico boliviano. Prima di iniziare a giocare, il videogioco offre una breve lezione sui segni di base e poi esegue una valutazione del livello dell’utente. Durante il gioco, vengono assegnate casualmente delle lettere che devono essere rappresentate con le mani entro un tempo limite.

Lo sviluppo di “Slite” ha richiesto un notevole impegno, soprattutto nella fase di training del software. Per ogni lettera sono state scattate 300 fotografie per fornire al programma i punti di riferimento della mano.

Signal language

Il nome “Slite” deriva dalle iniziali di “signal language” (SL), lingua dei segni, e dal termine “lite”, che in programmazione si riferisce a una versione leggera e di dimensioni ridotte. Il programma combina il linguaggio di programmazione Python e l’intelligenza artificiale, permettendo al videogioco di “comportarsi come una persona” e di fornire correzioni personalizzate per ogni utente.

In Bolivia, dove vivono oltre 50.000 persone sorde, la lingua dei segni boliviana (LSB) è stata riconosciuta ufficialmente nel 2009. “Slite” rappresenta uno strumento innovativo per promuovere l’inclusione e l’accessibilità, offrendo un modo divertente ed efficace per imparare la lingua dei segni e facilitare la comunicazione tra persone sorde e udenti.

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