(Times) L’app di messaggistica crittografata usata per coordinare l’attacco agli Houthi nello Yemen è considerata la più sicura al mondo. Ma come ha fatto a finire in uno scandalo?
Jeffrey Goldberg, direttore di “The Atlantic”, si è ritrovato per errore in un gruppo Signal riservato ad alti funzionari della Casa Bianca. Con un nickname ambiguo (“JG”), ha potuto assistere a discussioni su operazioni militari sensibili, rivelando due verità scomode: Signal è lo strumento preferito per le comunicazioni top-secret e la tecnologia più avanzata non batte l’errore umano.

Molto sicura?
Nata nel 2014 e gestita dalla no-profit Signal Foundation, l’app è open-source, senza pubblicità e rifiuta ogni collaborazione con governi. Caratteristiche che la rendono un’alternativa etica a WhatsApp (di Meta) e Telegram: la crittografia end-to-end rappresenta (!) il massimo standard della sicurezza, nessuna raccolta dati e nemmeno Signal può leggere i messaggi. Inoltre gli username anonimi dal 2023, evitano di condividere il numero di telefono.

Come usarla (senza fare la fine della Casa Bianca)
Scaricala da App Store o Google Play.
Crea gruppi verificando chi aggiungi (lezione imparata!).
Attiva PIN, autodistruzione messaggi e blocco schermo.
Se vi interessa la privacy, usatela. Ma controllate due volte chi aggiungete ai gruppi.