Sex and the City e lo shopping

(Guardian) Come Carrie Bradshaw ha rivoluzionato lo stile (e gli acquisti) di milioni di donne plasmando per due decenni il modo di vestire, bere, amare, lavorare e persino di fare sesso.

Prima di “Sex and the City”, il Cosmopolitan era solo un cocktail a base di vodka, succo di mirtillo e Cointreau. Oggi è un’icona di emancipazione femminile, simbolo di aperitivi tra amiche, flirt notturni e libertà sessuale. Ma l’impatto della serie con Sarah Jessica Parker non si è fermato al bicchiere rosa: ha plasmato per due decenni il nostro modo di vestire, bere, amare, lavorare e persino di fare sesso.

Da quando è andata in onda per la prima volta nel 1998, “Sex and the City” (SATC) non è stata solo una serie tv, ma una macchina da guerra del consumismo culturale. Ha trasformato oggetti di uso comune in fenomeni globali, lanciando tendenze che ancora oggi segnano il nostro immaginario collettivo.

Cosmopolitan, un must

Il primo simbolo è il Cosmopolitan. Prima di Carrie, era una bevanda poco conosciuta. Dopo, è diventato un must in ogni bar del mondo. “Era perfetto per lo show: rosa, femminile, scenografico”, spiega Armstrong. Un drink che non si limitava a dissetare, ma raccontava una storia.

Poi c’è la Fendi Baguette, la borsa che ha reso famoso il detto: “Non è una borsa, è una Baguette”. Lanciata nel 1997, è diventata un oggetto del desiderio dopo essere stata rubata (e poi ritrovata) nell’episodio “Four Girls and a Funeral”. Ancora oggi, i modelli vintage sono ricercatissimi, e Sarah Jessica Parker continua a indossarli fuori dal personaggio, alimentando il mito.

Anche la collana targhetta, oggi nota come “la collana di Carrie”, è entrata nell’immaginario collettivo. Ideata dalla costumista Patricia Field, ispirata a gioielli indossati da giovani afroamericane e ispaniche, è stata accusata di appropriazione culturale. Field ha ammesso di averne adottato il nome, ma ha sempre riconosciuto la fonte. Per molti fan, è uno dei pochi accessori di Carrie davvero accessibili.

Il guardaroba di Carrie era un trionfo di stilisti: da Manolo Blahnik a Jimmy Choo. Ma sono le scarpe del designer spagnolo-londinese a diventare leggendarie. La proposta di matrimonio con un paio di Hangisi rossi ha reso quel modello un bestseller mondiale.

Dal Mac ai Post-it

Anche il Mac Apple ha avuto un ruolo da protagonista. Il portatile di Carrie, sul quale scriveva le sue rubriche con la frase “Non ho potuto fare a meno di meravigliarmi…”, è diventato un simbolo di creatività urbana. Oggi, il computer è esposto allo Smithsonian.

Ma SATC ha rivoluzionato anche il sesso. Il primo vibratore mostrato in tv, il Rabbit, è apparso nel 1998, portando il piacere femminile fuori dall’ombra. “Ha reso normale parlare di sessualità”, dice Armstrong. “Le vendite del Rabbit sono esplose dopo l’episodio.”

E che dire del Post-it con scritto “Mi dispiace, non posso. Non odiarmi”? Il modo in cui Jack Berger lascia Carrie è diventato un meme anni 2000, oggi rivalutato come “romantico” nell’era del ghosting. Infine, l’abito da sposa Vivienne Westwood, indossato nel 2008, ha reso il marchio il preferito delle spose non convenzionali.

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