(Le Figaro) Le diagnosi con scanner potrebbero essere all’origine di 100.000 casi di cancro all’anno negli Stati Uniti.
Uno studio pubblicato da ricercatori americani ha stimato che gli scanner (tomografie computerizzate) potrebbero essere responsabili di circa 100.000 casi di cancro all’anno negli Stati Uniti, pari al 5% di tutte le diagnosi nel paese. La ricerca, condotta dall’Università della California a San Francisco ha analizzato l’impatto delle radiazioni ionizzanti emesse durante questi esami, sottolineando come il loro uso massiccio possa avere conseguenze significative per la salute pubblica.
Lo studio americano serve da monito sull’uso eccessivo dei scanner, soprattutto nei bambini, ma non deve demonizzare una tecnologia che rimane vitale per la medicina moderna. La sfida è garantire che ogni esame sia giustificato e condotto con le dosi minime necessarie, bilanciando progresso medico e sicurezza dei pazienti.

L’aumento dell’esposizione alle radiazioni
Negli Stati Uniti, nel 2023 sono stati eseguiti 33 milioni di scanner su 62 milioni di pazienti, compresi il 4% di bambini. Questa tecnologia, indispensabile per diagnosticare numerose patologie, utilizza dosi di raggi X più elevate rispetto alle radiografie tradizionali. L’uso degli scanner è aumentato del 60% in pochi anni, esponendo un numero crescente di persone a radiazioni potenzialmente cancerogene. Tuttavia, gli autori dello studio precisano che si tratta di una stima statistica, basata su modelli di rischio, e non di un’osservazione diretta, quindi i risultati devono essere interpretati con cautela.

I rischi maggiori: polmoni, colon e seno
Per valutare l’impatto delle radiazioni, i ricercatori hanno utilizzato dati provenienti da un registro californiano, estrapolandoli all’intera popolazione statunitense. Hanno applicato modelli di rischio sviluppati dallo studio delle vittime delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, adattandoli alla popolazione contemporanea.
I risultati indicano che i cancri più frequenti legati alle radiazioni degli scanner sono quelli al polmone, seguiti da colon, fegato, vescica e, per le donne, seno. Nei bambini e negli adolescenti, invece, è stato osservato un aumento del rischio di leucemia e tumori cerebrali, sebbene i casi siano rari (circa 1 ogni 1.000 pazienti pediatrici).

La situazione in Europa: regolamentazione più severa
In Europa, la regolamentazione è più rigorosa, soprattutto per i bambini. Ogni esame deve essere giustificato dal medico, e un lavoro di ottimizzazione ha permesso di ridurre le dosi di radiazioni del 50% nell’ultimo decennio. Hubert Ducou Le Pointe, esperto coinvolto nello studio EPI-CT, sottolinea che gli scanner salvano vite, ad esempio nella diagnosi tempestiva di aneurismi, e che i benefici superano ampiamente i rischi quando l’esame è appropriato.