Rivoluzione femminile nel Sumo

By Paolo Bonanni 24 Dicembre 2024 #giappone #sumo

(Paris Match) In Giappone le ragazze crescono di numero e di popolarità e sperano di poter approdare ai Giochi Olimpici.

Uno sport che si perde nei secoli

Il sumo, menzionato per la prima volta nel 712 nel Kojiki, è stato per secoli una pratica riservata a lottatori maschi in eccesso di peso. Alle donne è ancora vietato l’accesso alle arene principali, come il Kokugikan di Tokyo, e alle heyas, le accademie professionali dove gli uomini vivono e si allenano. Tuttavia, dal 1996, le giovani possono praticare questo sport a livello amatoriale, dando vita a un movimento in costante crescita. Le giovani lottatrici di tutte le età si affrontano in combattimenti regolati da gesti rituali e strategie tattiche. Yua Inamura, una promettente atleta di nove anni soprannominata “Little Miss Sumo”, sogna di diventare professionista, nonostante la mancanza di un sistema femminile paragonabile a quello maschile, dove i vincitori guadagnano cifre esorbitanti.

Un domani le Olimpiadi

Naoya Tamura, presidente della federazione di Kyoto, sottolinea l’importanza del sumo femminile per rendere lo sport più inclusivo e magari farlo approdare ai Giochi Olimpici. Al momento, le campionesse ricevono medaglie e premi simbolici, come carne offerta dal consolato messicano, ma il vero obiettivo è attrarre sponsor e media. Il sumo femminile non è solo forza bruta, ma richiede tattica e tecnica, soprattutto nelle categorie di peso introdotte per livellare le competizioni. Per molte ragazze il sumo rappresenta una passione e una sfida contro i pregiudizi. Shion, campionessa mondiale junior, sogna di promuovere i club femminili dopo l’università. Rio, prima donna ad essere accettata nel prestigioso club dell’università Keio, si è già laureata campionessa del mondo e vuole rompere le barriere di una società rigida.

Superare le discriminazioni

Le storie di queste atlete, tra allenamenti intensivi, discriminazioni superate e successi internazionali, incarnano una rivoluzione in corso. Il sumo femminile non è più un’eccezione, ma una realtà che sfida le tradizioni del Giappone. Giovani donne dimostrano che il cambiamento è possibile, portando questo sport verso un futuro più equo e inclusivo.

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