(mynewsroom.it) Le migliori pizzerie del mondo sono italiane (ma il podio lo conquista New York con Una Pizza Napoletana), ma a seguire è un trionfo di eccellenze italiane che dominano la classifica, conquistando la maggioranza dei posti in top ten e oltre.
Sebbene il titolo di migliore pizzeria del mondo sia andato alla statunitense Una Pizza Napoletana di Anthony Mangieri a New York, la classifica mondiale di 50 Top Pizza conferma il dominio assoluto dell’arte bianca italiana. Il podio, dopo il vincitore, è interamente made in Italy, con la Campania che si conferma la regione indiscussa della pizza d’autore. La classifica nasce dopo un anno di valutazioni da parte di circa 1.000 ispettori internazionali.

Ad aggiudicarsi il prestigioso secondo posto è Diego Vitagliano Pizzeria a Napoli. La guida elogia la sua maestria nell’impasto, realizzato con un blend di farine classiche e integrali e lasciato fermentare per ben 36 ore, al quale abbina “ingredienti esquisiti”. Il risultato è una pizza descritta come “morbida ma leggermente croccante, che può essere vissuta in tutte le sue sfaccettature provando il menù degustazione, una deliziosa esperienza gastronomica”.

Salda sul terzo gradino del podio troviamo I Masanielli di Caserta. E al quarto posto Confine a Milano di Francesco Cepece e Mario Ventura che offre una la pizza “altra”, innovativa e divertente, gustosa ed appagante, pur nel pieno rispetto di tradizione e tecniche. Settima posizione per I Tigli di San Bonifacio (Veneto) in cui Simone Padoan, ai vertici da anni con i suoi lievitati, continua a sperimentare farine integrali e miste per ottenere croccantezze e morbidezze inattese. Superlative sia le preparazioni tradizionali sia le creative. Titoli eloquenti dal menu-pizze: con faraona, parmigiano e bròcolo fiolàro veneto; con animelle, carciofi e puntarelle; con burrata e culatello; con gambero in ceviche e sedano rapa; con mazzancolla, burrata e rapa rossa; con calamaro, lardo e asparagi.
L’impasto è vincente
Nono posto per 50 Kalò a Napoli in cui il Menù è ricco di sapori differenti accomunati da freschezza, stagionalità e lavoro di cucina. La pizza, dall’impasto e stesura classici, è la perfetta e armonica unione tra passato e presente ed è accompagnata da una ricca carta di vini e birre.

Al decimo posto la romana Seu Pizza Illuminati in una zona un po’ defilata di Trastevere. Il locale di Pier Daniele Seu e Valeria Zuppardo continua ad essere il punto di riferimento per capire l’alto, altissimo, livello che può raggiungere oggi una pizzeria contemporanea. Offire un prodotto eccellente pensato e studiato per il piacere del cliente. Una pizza dall’impasto lieve, disco sottile e cornicione alveolato, giusta sapidità.
Al diciassettesimo posto Dry Milano in piena movida, un ambiente con musica e aperitivi si può gustare un’ottima pizza realizzata con i migliori principi della tradizione napoletana. Le pizze e le ottime focacce in teglia quest’ultime sicuramente da provare sia come entrata che come piatto principale, sono frutto di impasto fragrante e dalla giusta croccantezza, guarnite con prodotti di alta qualità con innovative e indovinate combinazioni di sapori e gusti

Ricerca e croccantezza
Tra le altre pizzerie top Pepe in Grani (Caiazzo, Caserta) il tempio di Franco Pepe, spesso in vetta alle classifiche degli anni passati, sinonimo di equilibrio perfetto tra innovazione e tradizione. Poi
La Notizia (Napoli) di Enzo Coccia, un altro pilastro sacro della pizza napoletana, noto per la ricerca sulla materia prima e la sua filosofia “pizzeria di ricerca”. Sempre a Napoli Concettina Tre Santi, storica pizzeria dei fratelli Attilio, che coniuga la tradizione di Forcella con una spiccata innovazione.
A Milano, invece, viene segnalata la pizzerie Denis, con locale in zona Moscova, poi un altro in zona Porta Venezia. Fatto sta che l’approdo a Milano di Denis Lovatel continua a regalare grandi, grandissime gioie agli amanti della pizza sottile e croccante: la sua pizza di montagna, preparata con un sapiente blend di farine semi integrali, diventa il palcoscenico per formaggi d’alpeggio, erbe in arrivo dalle Dolomiti Bellunesi, salumi stagionati a puntino, agrumi, mieli pregiati.
Sempre nel capoluogo lombardo c’è Modus, pizzeria e ristorante cilentano, elegante e contemporaneo, si fregia come pizzeria “rurale” riferendosi a quel modus operandi che esalta le varietà antiche, molite come una volta e provenienti da piccole realtà agricole del Cilento, terra magnifica incastonata tra mare e montagna. L’impasto è valido, con farina di grani locali, macinati a pietra e 100% integrali.