(mynewsroom.it) È l’icona indiscussa delle vacanze: l’acqua azzurra, il sole che brilla, il tuffo rinfrescante. Ma nella finzione cinematografica, la piscina è molto più di un semplice piacere estivo. È un palcoscenico di desideri, rivalità e solitudine.
Nel film di Luca Guadagnino “A bigger Splash” la piscina è il centro di un dramma erotico e psicologico che culmina in un omicidio. Nel “Laureato”, Dustin Hoffman nuota in cerchio nella vasca dei genitori, un’immagine perfetta della sua confusione esistenziale, circondato da squali familiari e imprigionato nei suoi pensieri. In “Sunset Boulevard”, la piscina ospita un cadavere: “Il povero idiota, ha sempre voluto una piscina”, dice il morto in voice-over. E in “Il grande Gatsby”, Gatsby, il sogno americano fatto carne, muore galleggiando su un materassino nella sua maestosa piscina di marmo, mai usata prima. La piscina, allora, non è solo un luogo di svago, ma uno specchio dell’anima: riflette desideri, fallimenti, illusioni.

Un luogo per trovarsi
È un luogo di incontro e di scontro. In “The White Lotus”, è l’arena delle occhiate, delle flirtate, delle tensioni sociali. Nei film per adolescenti, è il teatro delle prime scoperte, come nella celebre scena di “Fuori di testa” che ha segnato un’epoca. Ma è anche un ritorno all’infanzia, un’oasi di gioco e innocenza, come nei dipinti di David Hockney, che ha reso immortale lo splash di una tuffata mai mostrata. Eppure, anche qui, l’idillio può incrinarsi: alghe, insetti morti, bombe (come ne I nuotatori, storia vera delle sorelle siriane) o anatre fameliche (I Soprano) ricordano che l’acqua può nascondere il caos.

La situazione italiana
In Italia, la passione per la piscina è reale, ma ancora elitaria. Secondo l’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, solo il 3,5% delle case italiane dispone di una piscina privata. La maggior parte si concentra al Nord (Lombardia, Veneto, Piemonte) e in Toscana, spesso in ville di prestigio o resort di lusso. Il costo medio per realizzare una piscina interrata varia tra i 30.000 e i 70.000 euro, a seconda delle dimensioni e della tecnologia.
La domanda è in crescita, soprattutto dopo la pandemia: nel 2023 le richieste di piscine private sono aumentate del 18% rispetto al 2021.
Ma per molti italiani, la piscina resta un sogno da vacanza. I centri benessere, i villaggi turistici e le piscine pubbliche sono la via più comune. Eppure, anche qui, il divario è evidente: secondo l’ISTAT, nel 2022 solo il 42% dei comuni italiani aveva una piscina comunale aperta in estate, con forti differenze tra Nord e Sud.