(Le Monde) Il leggendario vino di Pomerol deve la sua fama alla qualità ineguagliabile del suo terroir e alla tenacia della famiglia Moueix, che ne ha preservato l’eccellenza contro ogni speculazione.
Nel cuore del Bordelais, sull’altopiano di Pomerol, si erge non un castello, ma un nome che risuona come il “vino dei vini”: Petrus. Pronunciato senza l’accento e senza il prefisso “Château”, a indicare l’assenza di una vera e propria dimora storica, Petrus incarna un’eccellenza vitivinicola unica, la cui leggenda è intessuta nella singolarità del suo terroir e nella costante lotta contro contraffazioni e speculazioni. Il segreto del suo vellutato eccezionale risiede in un terreno argilloso che si estende per 11,4 ettari, dove il Merlot domina incontrastato, affiancato da un piccolo contributo di Cabernet Franc.
Il mito di Petrus è stato costruito non solo sulla qualità ineccepibile del suo vino, ma anche sulla sua scarsità e sull’abilità di sfuggire alle classificazioni tradizionali. A differenza di altri grandi crus di Bordeaux, Petrus non è mai stato incluso nella storica classificazione del 1855, poiché all’epoca il Pomerol non aveva ancora la sua attuale reputazione.
Tuttavia, questa assenza non ha minimamente intaccato la sua ascesa, consacrandolo come un simbolo di lusso e rarità. La sua produzione limitata, circa 30.000 bottiglie all’anno (contro le 300.000 di un primo cru), e la sua capacità di invecchiamento, che permette alle annate di sviluppare una complessità straordinaria, lo rendono oggetto del desiderio per collezionisti e intenditori.

Il viaggio oltre Atlantico
La storia di Petrus è indissolubilmente legata alla famiglia Moueix, che ha plasmato il suo destino. Nel 1945, Jean-Pierre Moueix, figura carismatica e visionaria del mondo del vino, acquista i diritti di distribuzione esclusiva del Petrus, gettando le basi per la sua fama internazionale. La sua intuizione lo porta a commercializzare il vino negli Stati Uniti, un mercato allora inesplorato per molti vini francesi, ma che si rivelerà cruciale per l’affermazione di Petrus. Negli anni ’60, grazie all’impegno di Moueix e alla passione per il vino, Petrus raggiunge le tavole più prestigiose, inclusa quella di Jacqueline Kennedy, che lo introduce alla Casa Bianca.

Bottiglia con “certificato”
Oggi, il testimone è passato a Jean-François Moueix e a suo figlio Edouard. Nonostante le pressioni del mercato e le tentazioni della globalizzazione, la filosofia rimane immutata: preservare l’integrità di Petrus e proteggerlo dalla speculazione e dalle contraffazioni. Ogni bottiglia viene venduta con un certificato di autenticità e la tracciabilità è garantita da un sistema laser unico. I Moueix non si limitano a vendere vino; vendono un’esperienza, un patrimonio, un simbolo di esclusività.
Il clima del Pomerol gioca un ruolo fondamentale nella produzione di Petrus. Le caratteristiche del terreno, con un’argilla blu ricca di ferro, conferiscono al Merlot una profondità e una struttura ineguagliabili. Questa “terra miracolosa” permette alle viti di resistere alla siccità e di prosperare, dando vita a un vino unico nel suo genere.