OnlyFans ha ucciso il porno

By Paolo Bonanni 15 Luglio 2025 #OnlyFans #porno

(Nouvel Economiste) Nel panorama digitale in continua evoluzione, una piattaforma ha riscritto le regole del gioco nel settore dei contenuti per adulti, trasformando radicalmente il modo del porno.

OnlyFans, il gigante britannico-ucraino dalla sua creazione nel 2016 ha raggiunto un fatturato di 1,3 miliardi di dollari, superando per margini operativi colossi come Alphabet, Meta e Microsoft. Un successo finanziario strepitoso che, secondo le stime più recenti, potrebbe portare la piattaforma ad essere valutata intorno ai 28 miliardi di dollari in caso di vendita.

Mentre i tradizionali siti pornografici faticano a monetizzare, basandosi su un modello gratuito finanziato da pubblicità spesso esigue e poco attraenti per i grandi marchi, OnlyFans ha introdotto un approccio innovativo e straordinariamente redditizio. La piattaforma addebita agli utenti un costo per accedere ai contenuti, offrendo anche opzioni a pagamento per materiale personalizzato, prodotti esclusivi e chat dirette con i creatori.

Di questo introito, OnlyFans trattiene il 20%, una percentuale inferiore a quella di Uber e paragonabile a quella di Airbnb, versando ben 5,3 miliardi di dollari ai creatori nel solo anno finanziario 2023. Un vantaggio competitivo significativo deriva anche dal fatto che OnlyFans non è disponibile sugli store di applicazioni gestiti da Apple e Google, evitando così di dover cedere loro una quota dei proventi.

Attenzione alla sicurezza

Il successo finanziario ha permesso a OnlyFans di investire massicciamente in misure di sicurezza, sebbene non prive di imperfezioni, decisamente superiori a quelle di molti concorrenti. La piattaforma richiede ai creatori una rigorosa verifica dell’identità, con la presentazione di documenti ufficiali e coordinate bancarie. Quasi 1.500 addetti sono impiegati per la verifica degli account e il monitoraggio dei contenuti, con circa due terzi delle richieste di creazione account respinte a maggio.

Grandi guadagni per le celebrità

Questo ambiente, unito alla possibilità di guadagni elevati, ha attratto milioni di creatori. Celebrità come Lily Allen hanno rivelato di guadagnare di più su OnlyFans che da Spotify, mentre la sex worker Bonnie Blue ha dichiarato di raggiungere i 250.000 dollari al mese, con un team dedicato di fotografi, editor e sicurezza.

Nonostante il successo, OnlyFans si trova ad affrontare nuove sfide. La concorrenza di piattaforme emergenti basate su abbonamento come Fansly, l’avanzamento dell’intelligenza artificiale nella produzione di contenuti pornografici realistici gratuiti e un inasprimento normativo crescente rappresentano ostacoli significativi. Nuove leggi, come quella svedese che penalizza chi paga per immagini personalizzate, e multe da parte delle autorità di vigilanza, come nel caso del Regno Unito per le verifiche sull’età, dimostrano un’attenzione crescente verso il settore.

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