Manopausa e Menopausa

(The Economist) Esiste davvero una “menopausa maschile” o è un fenomeno esagerato? Ci sono differenze tra il declino ormonale maschile e la menopausa femminile.

Il dibattito sulla “manopausa” accende gli animi, ma è davvero paragonabile alla controparte femminile? Sebbene influencer, aziende di integratori e persino alcuni medici parlino di una “menopausa maschile” – chiamata anche “andropausa” o “ADAM” (Androgen Deficiency in the Ageing Male) – caratterizzata da sintomi come calo della libido, stanchezza, perdita muscolare e aumento del grasso corporeo, la scienza traccia un quadro ben diverso.

Il declino del corpo

La menopausa femminile, un fenomeno unico. La menopausa, per le donne, è definita dalla cessazione del ciclo mestruale e dalla perdita della capacità riproduttiva, solitamente intorno ai 50 anni. È accompagnata da un drastico e improvviso calo dei livelli di ormoni sessuali come estrogeni e progesterone. Sintomi comuni includono vampate di calore, insonnia e dolori articolari. Il motivo per cui le donne perdono la fertilità decenni prima della morte rimane un mistero evolutivo, con l’uomo e alcune specie di balene come unici mammiferi in cui si osserva una menopausa così precoce in natura.

Uomini: un declino graduale, non un “arresto”. Al contrario, gli uomini possono rimanere fertili fino in età avanzata (come dimostrato dall’attore Al Pacino, padre a 83 anni). Sebbene i livelli di testosterone, il principale ormone sessuale maschile, inizino a diminuire gradualmente in età media (circa l’1% all’anno), non si verifica un calo improvviso come nelle donne. Spesso, i livelli rimangono entro la norma per tutta la vita dell’uomo.

Quali sintomi

Sintomi della “manopausa”: molti sintomi attribuiti alla presunta “manopausa” possono in realtà derivare dalle sfide della vita di mezza età. La stanchezza è spesso una conseguenza del bilanciare lavoro e responsabilità familiari, mentre la flaccidità e l’atrofia muscolare possono essere il risultato di anni di lavoro sedentario e poca attività fisica.

Ipogonadismo maschile: una condizione medica, non un invecchiamento inevitabile. Esiste, tuttavia, una condizione medica chiamata ipogonadismo maschile, in cui i testicoli non producono abbastanza testosterone. La sua prevalenza varia ampiamente, con stime che vanno dal 20% degli uomini sessantenni in uno studio americano al 3,2% in uno studio europeo. Le cause non sono sempre chiare, anche se l’obesità sembra non aiutare. A differenza della menopausa femminile, l’ipogonadismo non è una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento.

Terapie ormonali: benefici e rischi. Come le donne in menopausa possono ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva (HRT) per alleviare i sintomi, un numero crescente di uomini assume la terapia sostitutiva con testosterone (TRT). Le prescrizioni sono aumentate negli ultimi 20 anni, sebbene non ci sia ancora un consenso fermo su quando sia realmente necessaria. Il testosterone può effettivamente aumentare la massa muscolare, ridurre il grasso e accelerare il recupero dall’esercizio.

Molti effetti collaterali

Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione agli effetti collaterali, che possono includere calvizie e, ironicamente, infertilità. L’assunzione di testosterone esterno può infatti indurre il corpo a produrne meno, rallentando o addirittura fermando la produzione di sperma nei testicoli. In questo modo, cercando di alleviare i sintomi della presunta “manopausa”, gli uomini che assumono TRT rischiano di riprodurre la caratteristica distintiva della menopausa femminile.

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