L’amore senza ossigeno

(Le Monde) Il sesso estremo tra normalizzazione e pericoli: lo strangolamento erotico, un tempo pratica marginale dei circoli BDSM, si sta rapidamente diffondendo tra i giovani adulti, alimentata dalla pornografia mainstream e dalla cultura pop.

Secondo uno studio americano del 2024, la metà degli studenti universitari del Midwest ha sperimentato lo strangolamento durante rapporti sessuali (“choking sex”). La pratica si è diffusa anche in Italia, Regno Unito, Islanda e Australia, trasformandosi da “kink” marginale a comportamento normalizzato tra le nuove generazioni.

Stan, 27 anni, studente universitario, descrive l’esperienza come una “viaggio verso un mondo parallelo” dove assume il ruolo dominante mentre la partner diventa sottomessa. Per lui, come per molti altri, l’eccitazione deriva dal controllo simbolico e dall’abbandono della compagna.

L’asfissia volontaria non è una novità: già le civiltà antiche la utilizzavano nei rituali mistici per provocare stati di euforia tramite la scarica di adrenalina. In Francia, l’uso erotico è documentato fin dal XVIII secolo attraverso gli scritti del Marchese de Sade e rapporti medici. Negli anni ’50-’70, i circoli BDSM ne hanno codificato le pratiche.

I rischi nascosti

I medici mettono in guardia sui pericoli reali: “l’ipossia può provocare perdita del senso della realtà, alterazione della vigilanza, svenimenti. Anche con pressioni non percepite come forti, si possono danneggiare le corde vocali, schiacciare la trachea, scatenare ictus o arresti cardiaci”.

Internet trivializza questi rischi attraverso meme del tipo #ChokeMeDaddy, offrendo intrattenimento ma zero informazioni sulla riduzione del rischio.

La questione del consenso

C’è anche il rischio di una “brutalizzazione egoista” perché sempre più uomini fanno presunzioni abusive di consenso, schiaffeggiando, sputando, tirando capelli e soffocando per il proprio piacere senza chiedere nulla. La socializzazione femminile al silenzio complica ulteriormente la situazione: molte donne non si autorizzano a dire stop durante l’atto o a esprimere dispiacere dopo, per paura di ferire l’ego maschile o di sembrare frigide. Resta importante l’educazione: partner di fiducia, discussioni preliminari sui limiti, gesti di sicurezza concordati e identificazione dei segnali di pericolo come il bluastro delle labbra.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com