(El Pais) Il polmone verde del pianeta è oggi teatro di una nuova e pericolosa corsa all’oro, guidata da potenti organizzazioni criminali legate al narcotraffico.
Con il prezzo dell’oro ai massimi storici (oltre 2.900 dollari l’oncia), le bande criminali stanno sfruttando le miniere illegali dell’Amazzonia per finanziare le loro attività, devastando l’ambiente e minacciando le comunità locali.
Benildo Rodrigues, un pilota brasiliano, è diventato simbolo di questa crisi. Nel 2022, è stato coinvolto in un’imboscata a Manaus mentre trasportava 46 chili d’oro, del valore di oltre 4 milioni di dollari. L’oro, estratto illegalmente nella città di Itaituba, era destinato al mercato nero internazionale. Itaituba, soprannominata “Nugget City”, è il cuore dell’estrazione illegale in Amazzonia, un crocevia per contrabbandieri e trafficanti.

L’epicentro del commercio a Itaituba
Tra il 2015 e il 2020, quasi la metà dell’oro prodotto in Brasile (229 tonnellate, per un valore di 20 miliardi di dollari) era illegale o di origine sospetta. Itaituba e due comuni vicini sono responsabili dell’86% di questo commercio illecito.
Le organizzazioni criminali, come il Primo Comando della Capitale (PCC), hanno iniziato a infiltrarsi nel settore, sfruttando l’oro come valuta non tracciabile per riciclare i proventi della cocaina. I trafficanti di droga hanno scoperto un nuovo mercato. Stanno creando stati paralleli nel cuore dell’Amazzonia. Le bande non solo finanziano le operazioni minerarie, ma le gestiscono direttamente, spesso su terre indigene. Nel 2021, un attacco al villaggio di Palimiu, nel nord del Brasile, ha rivelato la presenza del PCC nelle miniere illegali. Da allora, la violenza è aumentata, con sparatorie frequenti e scontri armati tra bande rivali.

Il costo umano e ambientale
L’estrazione illegale ha un impatto devastante sull’Amazzonia. I garimpeiros, i cercatori d’oro, distruggono interi ecosistemi, inquinano i fiumi con mercurio e disboscano vaste aree. Secondo le Nazioni Unite, questa attività è la principale fonte di inquinamento da mercurio al mondo, superando persino le centrali a carbone.
Le comunità indigene sono le più colpite. Le miniere illegali invadono le loro terre, distruggendo mezzi di sussistenza e portando violenza. La paura è che questo legame tra narcos e garimpeiros diventi sempre più violento e sfugga di controllo.