(Le Figaro) Un’onda travolge l’e-commerce globale con un fiume ininterrotto di piccoli pacchi, provenienti principalmente dalla Cina, che sta mettendo in crisi i sistemi doganali occidentali.
Temu e Shein, i due colossi dell’e-commerce a prezzi ultra-bassi, stanno rivoluzionando il mercato globale, ma non senza conseguenze. Dogane sovraccariche, prodotti potenzialmente pericolosi e accuse di concorrenza sleale sono solo alcuni dei problemi sollevati dalla loro ascesa.
Presso il centro di sdoganamento postale dell’aeroporto di Roissy, la situazione è critica. “Stiamo affogando nel commercio online, soprattutto cinese”, confessa un funzionario doganale. Ogni giorno, migliaia di pacchi di meno di 2 kg vengono processati in un hangar di 12.000 m². La logistica è efficiente, ma i volumi sono insostenibili: nel 2024, le dichiarazioni doganali per pacchi di valore inferiore a 150 euro sono aumentate del 45%, raggiungendo 775 milioni di articoli.

Prezzi stracciati
I due principali responsabili di questa esplosione hanno conquistato milioni di consumatori con prezzi stracciati e una logistica impeccabile. Temu, lanciato in Francia nella primavera del 2023, ha sedotto i clienti con il suo slogan “Acquista come un miliardario”. Shein, specializzato in moda low cost, non è da meno. Entrambi i siti sono ora tra i più visitati in Europa, offrendo prodotti che vanno da asciugacapelli a ghirlande natalizie a prezzi irrisori, spesso inferiori a 10 euro.

Un profluvio di pacchi
Ma il successo ha un prezzo. Le dogane europee sono sommerse da pacchi che spesso contengono articoli non conformi alle norme di sicurezza o addirittura pericolosi. “Apriamo direttamente i pacchi cinesi”, ammette un doganiere, sottolineando i rischi di contraffazione e la necessità di proteggere i consumatori. Inoltre, i volumi crescenti stanno mettendo in difficoltà i marchi tradizionali, incapaci di competere con i prezzi ultra-bassi di Temu e Shein, accusati di sfruttare il basso costo del lavoro e di ignorare le norme ambientali.

E negli Usa la situazione è peggiore
L’Europa non è l’unica a lottare contro questa ondata. Negli Stati Uniti, le importazioni di piccoli pacchi sono aumentate del 600% in dieci anni. La Commissione Europea ha lanciato l’allarme, definendo la situazione “uno tsunami di pacchi”, con 4,6 miliardi di articoli a basso valore importati nel 2024, il 91% dei quali dalla Cina.
Le autorità stanno reagendo. A febbraio 2025, Washington ha annunciato l’intenzione di aumentare i dazi sui prodotti cinesi e di eliminare l’esenzione per pacchi di valore inferiore a 800 dollari. Poche ore dopo, Bruxelles ha proposto di abolire l’esenzione per merci sotto i 150 euro, una misura introdotta decenni fa per agevolare le dogane ma ora considerata obsoleta.