(mynewsroom.it) Tra culto fashion e nostalgia generazionale c’è nella nuova generazione chi venera Hedi Slimane con i suoi jeans skinny, l’ambiguità queer e le sue giacche biker aderenti.
La Gen Z ha riscoperto lo stile lanciato da Hedi Slimane attraverso i social, trasformandolo in una tendenza retro-chic. Nasce così il movimento degli Hedi Boy che rappresentano l’ossessione per l’estetica rivoluzionaria di Slimane, designer francese che ha ridefinito la moda maschile negli anni 2000 con le sue collezioni per Dior Homme e Saint Laurent Paris. La loro identità si basa su una silhouette ultra-skinny (jeans taglia 29, giacche biker aderenti), un’estetica rock decadente (ispirazione anni ’70, glam punk, indie sleaze) e una cultura che esprime con la caccia a pezzi d’archivio su Vinted, eBay e i mercatini.
Il ruolo dei social
Gli Hedi Boy sono nati sui social, soprattutto su Instagram e TikTok. Sono soprattutto cacciatori di pezzi d’archivio: jeans Dior Homme taglia 29, giacche L01 Saint Laurent, stivali dorati della collezione AW 2005. Li cercano su Vinted, eBay o nei mercatini, trattando ogni capo come una reliquia.
In un’epoca dominata da streetwear oversize gli Hedi Boy riportano in auge la sartorialità estrema e la cura maniacale del fit. Essere un Hedi Boy significa appartenere a un gruppo elitario che conosce reference oscure (es. campagne Dior Homme di Richard Avedon) e ascolta band come The Strokes o Libertines. Il mercato secondario esplode: pezzi come la biker L01 SLP o i jeans Dior 19cm valgono migliaia di euro.
Un culto senza tempo
I Millennial vissero l’era Slimane in diretta; i nuovi adepti la ricostruiscono con pezzi vintage, mixandoli a Celine o al fai-da-te. Ma il dogma resta: entrare in quei jeans skinny, celebrare l’ambiguità queer degli anni ’70 e, soprattutto, amare Hedi. Anche se oggi il designer è senza brand, il suo esercito di fedeli dimostra che il suo stile è ormai leggenda. Anche se c’è chi li accusa di feticismo fashion (comprare capi senza comprenderne il contesto storico) o di riproporre stereotipi tossici (glorificazione di corpi iper-magri). Comunque se Slimane tornasse a un grande brand (si parla di Chanel), il movimento potrebbe riaccendersi. Altrimenti, rischia di diventare una “capsula del tempo” fashion, come i teddy boy anni ’50.