La corsa al sonno vale oro

By Paolo Bonanni 25 Agosto 2025 #sonno

(Liberation) Quando dormire diventa un business milionario: non è più solo una necessità fisiologica, ma un’industria in piena espansione.

Con la qualità del sonno trasformata in un problema di salute pubblica, le aziende di tutto il mondo si stanno lanciando in un’affannata corsa all’”oro del cuscino”, offrendo soluzioni sempre più sofisticate – e costose – per aiutarci a riposare meglio. Dai resort del sonno agli oggetti connessi, il mercato globale del riposo vale già decine di miliardi di euro e continua a crescere.

In Francia, dove un quarto della popolazione dorme meno di sei ore a notte e il 73% si sveglia in media due volte a notte. Lo stress, i ritmi di vita caotici e l’uso eccessivo degli schermi hanno aggravato la crisi del sonno, con conseguenze serie: aumento del rischio cardiovascolare, diabete, depressione, deficit cognitivi e calo dell’immunità. Il tutto si traduce in una perdita economica stimata in 31,5 miliardi di euro l’anno per la sola Francia.

Soggiorni per dormire meglio

Di fronte a questa “epidemia da debito di sonno”, il mercato ha reagito. Alberghi di lusso propongono ormai “soggiorni per dormire meglio”, come il Park Hyatt di New York con la sua suite “Sonno Riparatore” a 1.750 euro a notte, dotata di letti intelligenti Bryte da 5.300 euro che regolano temperatura e rigidità del materasso e monitorano battito, respiro e fasi del sonno. A Londra, l’hotel Cadogan collabora con un’ipnoterapeuta famosa per offrire kit del sonno con tisane, spray per cuscini e coperte pesate. In Francia, il Royal Champagne propone una “ritiro per il sonno” a partire da 1.258 euro a notte, con consulenti chiamati “fate del sonno”, massaggi alla candela e menu studiati da una nutrizionista.

Braccialetti e anelli

Parallelamente, il mercato degli oggetti connessi esplode: nel 2023, valeva 18 miliardi di euro. Il braccialetto Whoop, indossato da atleti come Cristiano Ronaldo, promette di ottimizzare il sonno monitorando stress e attività. La fede finlandese Oura Ring, usata da Gwyneth Paltrow e dal principe Harry, analizza battito e ossigenazione. Ci sono cuffie che diffondono suoni adatti alle fasi del sonno, coperte pesate e persino “peluche robotici” da abbracciare per rilassarsi (a 549 euro l’uno).

Ma quanto funzionano davvero questi prodotti? Per la neurologa Isabelle Arnulf, molti di questi strumenti non hanno alcuna validazione medica. I sensori che dichiarano di riconoscere le fasi del sonno profondo o REM sono inaffidabili. Spesso generano ansia, non sollievo. E alcuni pazienti sviluppano “ortosomnia”: l’ossessione di un sonno perfetto, alimentata dai dati degli smart device.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com