(Les Echos) Il Dragone asiatico sta rapidamente aumentando la sua presenza economica e diplomatica nei Caraibi, colmando il vuoto lasciato dal disimpegno degli Stati Uniti.
Attraverso investimenti massicci in infrastrutture, prestiti e aiuti, Pechino sta tessendo una “rete” di influenza che potrebbe rimodellare l’equilibrio di potere nella regione. Un caso emblematico è quello della Dominica, un’isola caraibica che sta vivendo una trasformazione grazie agli investimenti cinesi. La costruzione di un nuovo aeroporto internazionale, finanziato e realizzato da aziende cinesi, è solo uno dei tanti esempi di come Pechino stia guadagnando terreno nella regione.
Mentre gli Stati Uniti si concentrano su altre priorità, la Cina offre ai Paesi caraibici infrastrutture e opportunità economiche che altrimenti non avrebbero. Il commercio tra Cina e Caraibi è aumentato vertiginosamente negli ultimi due decenni, e Pechino ha investito miliardi di dollari in progetti di sviluppo in tutta la regione.

Il caso Taiwan
Tuttavia, questa crescente influenza cinese non è priva di preoccupazioni. Alcuni esperti avvertono che Pechino sta utilizzando la sua potenza economica per esercitare pressioni politiche e per minare l’influenza degli Stati Uniti nella regione. La Cina ha anche cercato di convincere i Paesi caraibici a rompere i legami diplomatici con Taiwan, offrendo in cambio incentivi economici.
Ci sono investimenti cinesi in tutta la regione, tra cui un porto container alle Bahamas, che si trova a soli 80 miglia dalla costa della Florida. Questi investimenti sollevano preoccupazioni sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, poiché la Cina potrebbe utilizzare queste infrastrutture per scopi militari o di spionaggio.

Più lavoro e investimenti
Nonostante le preoccupazioni, molti Paesi caraibici accolgono favorevolmente gli investimenti cinesi, che contribuiscono a creare posti di lavoro e a migliorare le infrastrutture. La Cina offre anche aiuti e prestiti a condizioni più favorevoli rispetto a quelli offerti dalle istituzioni finanziarie occidentali.
Tuttavia, alcuni critici sostengono che la Cina stia intrappolando i Paesi caraibici in un “debito-trappola”, offrendo prestiti che non sono in grado di ripagare. Ciò potrebbe dare alla Cina un’influenza ancora maggiore sulla regione, poiché potrebbe utilizzare il debito come leva per ottenere concessioni politiche ed economiche.