(Abc) La carne sintetica sta facendo passi da gigante per arrivare sulle tavole europee. Un’azienda olandese ha chiesto all’Unione Europea l’autorizzazione a vendere il suo grasso di manzo sintetico, componente essenziale per migliorare gusto e qualità dei prodotti alternativi alla carne.
Il via libera alla richiesta di Mosa Meat spetterà all’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), che dovrà analizzare il prodotto prima dell’approvazione da parte della Commissione Europea. Il processo potrebbe durare 18 mesi e segue le stesse normative previste per i nuovi alimenti, come insetti e proteine alternative.
Mosa Meat, con sede a Maastricht, lavora da anni sulla creazione di carne coltivata a partire da cellule animali sviluppate in laboratorio. Sebbene il processo per ottenere tessuto muscolare sia ancora lontano dall’essere economicamente sostenibile, la produzione di grasso sintetico si è rivelata più semplice e conveniente. L’obiettivo dell’azienda è migliorare il sapore dei prodotti a base vegetale, rendendoli più simili alla carne tradizionale.

L’idea è del 2012
L’idea della carne coltivata è stata presentata per la prima volta nel 2013 a Londra da Mosa Meat. L’hamburger mostrato allora era composto da fibre muscolari di laboratorio, assemblate e colorate con succo di barbabietola e zafferano. Il costo? Ben 254.000 euro. Il sapore, però, deluse gli assaggiatori: senza grasso, l’hamburger risultava poco gustoso.
Il vero problema degli hamburger sintetici e vegetali è l’assenza di grasso. Questo elemento è essenziale perché conserva i composti aromatici, responsabili del sapore appetitoso della carne. Più grasso significa un gusto più ricco e burroso, con un retrogusto meno acido. Bosch sostiene che gli attuali hamburger vegetali, pur avendo una consistenza simile alla carne, non possono competere in termini di sapore proprio per la mancanza di grasso.

Il dibattito sulla carne sintetica
Mosa Meat non è l’unica azienda a spingere per l’approvazione della carne coltivata. La società francese Gourmey ha già richiesto l’autorizzazione per vendere foie gras sintetico, ottenuto da cellule di anatra. Questo prodotto rappresenta una soluzione etica rispetto alla produzione tradizionale, che prevede l’alimentazione forzata degli animali.
L’interesse per la carne sintetica cresce, così come i finanziamenti: Gourmey ha raccolto oltre 10 milioni di euro, mentre Mosa Meat ha ottenuto investimenti significativi per continuare la sua ricerca. Tuttavia, il settore zootecnico europeo è in allarme. Gli agricoltori temono che questi prodotti possano aprire la strada a una rivoluzione alimentare che metterebbe a rischio l’intero comparto agricolo e la tradizione gastronomica europea.

I timori del mercato
Francia, Italia e Austria hanno già chiesto normative più rigide per la carne coltivata, nel timore che il mercato venga invaso da prodotti sintetici senza un’adeguata regolamentazione. Tuttavia, per le aziende del settore, la questione non riguarda solo la competizione con l’allevamento tradizionale, ma il futuro stesso della sostenibilità alimentare. C’è da dire che la carne coltivata potrebbe ridurre l’impatto ambientale dell’industria alimentare.