(La Vanguardia) L’attrice sul grande schermo interpreterà Wallis Simpson in un biopic sugli ultimi anni della duchessa di Windsor.
A 92 anni, Joan Collins si prepara a vestire i panni di Wallis Simpson nel film “The Bitter End”, un biopic che racconterà gli ultimi anni della vita della controversa duchessa di Windsor. L’attrice britannica, celebre per il ruolo di Alexis Carrington nella serie cult “Dynasty”, ha dichiarato di essere entusiasta della sfida: “È una storia mai raccontata prima e un ruolo straordinario per me”.
Il film, diretto da Mike Newell (noto per “Quattro matrimoni e un funerale” e “Harry Potter e il calice di fuoco”), nasce da una sceneggiatura scritta da Louise Fennell appositamente per Collins. La narrazione si concentrerà sugli anni difficili che Wallis visse dopo la morte del marito, Edoardo VIII, che abdicò nel 1936 per poterla sposare.

La duchessa sempre più isolata
Dopo l’addio al trono, la coppia trascorse una vita tra il lusso e il jet set internazionale, ma con la scomparsa del duca nel 1972, la duchessa si ritrovò sempre più isolata. Wallis, ormai fragile e afflitta da problemi di salute, fu posta sotto la tutela legale dell’avvocata francese Suzanne Blum, che secondo molte fonti la tenne segregata, privandola di contatti esterni e delle sue risorse finanziarie.

Un periodo buio
La sceneggiatura approfondisce proprio questo periodo buio della duchessa, che trascorse gli ultimi anni della sua vita nella sua villa a Parigi, affetta da demenza e completamente dipendente da chi la circondava. Collins ha sottolineato quanto la figura di Wallis sia stata spesso fraintesa e ingiustamente giudicata: “All’inizio era circondata da ammiratori e viveva tra il glamour e l’alta società, ma alla fine fu abbandonata e sfruttata. Credo che sia stata trattata ingiustamente e questo film vuole raccontare la sua verità”.
Wallis Simpson morì il 24 aprile 1986 all’età di 89 anni, dopo anni di solitudine e sofferenza. Fu sepolta accanto a Edoardo nel cimitero reale del Castello di Windsor.