Insetti e carne coltivata per gli animali domestici?

(New York Times) Mentre la domanda globale di proteine cresce, alcuni imprenditori stanno puntando su fonti alternative per nutrire cani e gatti: insetti e carne prodotta in laboratorio.

L’opzione, in un prossimo futuro, di dare agli animali domestici insetti e carne prodotta in laboratorio potrebbe essere più sostenibile ed etica rispetto alla carne tradizionale. Ma gli animali domestici sono pronti ad accettare questo cambiamento? E i loro padroni?

Anne Carlson, CEO di Jiminy’s, azienda che produce cibo per animali a base di insetti, spiega: “I cani non ci pensano due volte”. E infatti, quando il giornalista del New York Times ha offerto a Watson, il suo cane, degli snack a base di grilli e larve essiccate, il quadrupede li ha divorati senza esitazione.

Ma non si tratta solo di insetti. Aziende come Meatly (Regno Unito), BioCraft Pet Nutrition (Austria) e Bond Pet Foods (USA) stanno sperimentando carne coltivata in laboratorio e proteine derivate da lieviti attraverso la fermentazione. L’obiettivo? Ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi, responsabili di elevate emissioni di gas serra e consumo di risorse idriche e territoriali.

L’impatto ambientale del pet food

Secondo uno studio del 2020, il cibo secco per cani e gatti contribuisce all’1-3% delle emissioni agricole globali. Per chi ha una dieta a basso impatto ma un cane di taglia grande, l’impronta ecologica dell’animale può essere significativa.

Le alternative proposte – insetti e carne sintetica – potrebbero ridurre drasticamente questo impatto. Cambiare il cibo di un animale è come premere un interruttore: da insostenibile a sostenibile in un giorno.

Oltre alla sostenibilità, c’è il tema del benessere animale: l’industria pet è basata sull’amore per gli animali, ma per nutrirli ne uccidiamo molti altri.

Tuttavia, convincere i proprietari non è semplice. Shannon Falconer di BioCraft ammette: “La salute dell’animale viene prima di tutto”. E mentre alcuni marchi promuovono gli insetti come “superfood” – beneficiando pelle, digestione e sistema immunitario – gli studi scientifici sono ancora limitati. Una ricerca belga ha rilevato che alcuni prodotti a base di insetti presentano etichette nutrizionali inaccurate o carenze di nutrienti essenziali.

Le sfide commerciali

Il prezzo è un altro ostacolo. Il cibo a base di insetti può costare fino a 1,5 volte in più rispetto alle marche tradizionali: se un sacco di grilli costa come il pollo biologico, molti proprietari esiteranno. Eppure, un sondaggio del 2022 ha rilevato che quasi la metà dei proprietari sarebbe disposta a provare carne coltivata per i propri animali. Alla fine si può pensare che se i prezzi scenderanno, i clienti seguiranno.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com