(Times) Dalla memoria all’umore. La scienza dice che l’attività sessuale è uno degli stimoli più potenti per la nostra mente e può potenziare le funzioni cognitive.
Sempre più studi confermano che il sesso non è solo piacere, ma anche un vero toccasana per il cervello. Secondo Nicole Vignola, neuroscienziata e autrice del bestseller “Rewire: Break the Cycle, Alter Your Thoughts and Create Lasting Change”, l’attività sessuale è uno degli stimoli più potenti per il nostro cervello, capace di attivare contemporaneamente le aree legate a sensazioni, ricompensa, emozioni, memoria e controllo motorio. “Durante l’orgasmo, il cervello si accende come uno spettacolo pirotecnico”, spiega Vignola.
Uno studio della Rutgers University ha dimostrato che oltre 30 principali sistemi cerebrali vengono attivati al culmine del piacere. Ma la stimolazione comincia ben prima: il semplice tocco o un bacio fanno scattare il rilascio di dopamina, serotonina e ossitocina, i cosiddetti “ormoni della felicità”. In particolare, l’ossitocina, nota per il suo ruolo nel legame sociale, è strettamente connessa alla neuroplasticità, la capacità del cervello di rimodellarsi e migliorare le funzioni mnemoniche.

Imparare dalle emozioni
Il piacere fisico può migliorare la funzione cognitiva negli adulti più anziani. Tra i 62 e i 74 anni, una vita sessuale soddisfacente è stata associata a migliori prestazioni cognitive, mentre oltre i 75 anni la frequenza dei rapporti ha mostrato correlazioni positive simili. Curiosamente, negli uomini il piacere fisico si lega a benefici cognitivi più evidenti rispetto alle donne, forse per differenze nell’intimità a quell’età.
Le emozioni giocano un ruolo cruciale nella memoria. “Impariamo attraverso l’emozione”, afferma Vignola. L’intensità dei sentimenti durante il sesso può rendere più vividi i ricordi, simile a come ricordiamo eventi carichi di significato personale. Un altro protagonista è il BDNF (fattore neurotrofico derivato dal cervello), rilasciato durante il sesso e l’esercizio fisico, che favorisce la formazione di nuove connessioni neuronali, contribuendo a mantenere il cervello giovane e agile.

E per le donne…
Non sono solo gli anziani a trarne beneficio: uno studio pubblicato sull’”Archives of Sexual Behavior” ha rilevato che, tra le donne tra i 18 e i 29 anni, chi ha una vita sessuale più attiva ricorda meglio le parole (ma non i volti), suggerendo un legame con la neurogenesi nell’ippocampo, l’area deputata alla memoria verbale.
Sul piano del benessere, l’attività sessuale può ridurre ansia e stress, sebbene lo stress stesso possa ostacolare il coinvolgimento. Dopo l’orgasmo, i livelli di cortisolo diminuiscono, mentre endorfine e serotonina creano quella sensazione di appagamento e calore emotivo. La vasopressina, altro ormone rilasciato durante l’intimità, rafforza i legami affettivi, fungendo da scudo contro lo stress quotidiano.

Senza dimenticare il testosterone
Non va dimenticato il ruolo del testosterone, che durante il sesso aumenta in entrambi i sessi. Livelli ottimali di questo ormone sono legati a memoria più acuta, concentrazione e lucidità mentale, mentre valori bassi sono associati a “nebbia mentale” e declino cognitivo.