Il lucroso mercato della longevità

By Paolo Bonanni 20 Luglio 2025 #biohacking

(Le Monde) Dalla Silicon Valley alle cliniche di lusso, il mercato della longevità tra scienza, biohacking e sogni di immortalità vale miliardi.

Il desiderio di vivere più a lungo e in salute sta alimentando un’industria miliardaria, che spazia dagli integratori alimentari ai trattamenti high-tech, attraendo soprattutto i seguaci del “techno-ottimismo”. Jeanne Calment, morta a 122 anni nel 1997, rimane un simbolo di longevità, nonostante le teorie controverse sulla sua età.

Nella Silicon Valley, magnati come Peter Thiel (cofondatore di PayPal) e Vitalik Buterin (creatore di Ethereum) investono milioni nella ricerca anti-age. Thiel punta sulla criogenizzazione, mentre Buterin finanzia fondazioni come SENS Research. Jeff Bezos e Mark Zuckerberg non sono da meno, con investimenti in biotech come Altos Labs e la Chan Zuckerberg Initiative, quest’ultima con un budget di 3 miliardi di dollari. L’obiettivo? Trasformare la morte da inevitabile a “malattia curabile”.

Biohacking e pratiche estreme

Il biohacking, ovvero l’ottimizzazione della salute attraverso auto-sperimentazione, è in voga. Bryan Johnson, imprenditore americano, è diventato famoso per la sua routine ossessiva: sveglia alle 5, centinaia di pillole al giorno, trasfusioni di sangue dal figlio. Sebbene prive di basi scientifiche, queste pratiche attirano milioni di follower sui social. Dave Asprey, guru del biohacking, vende caffè arricchito con burro e olio di cocco, promettendo di arrivare a 180 anni.

Cliniche di lusso come La Prairie in Svizzera o Sha Wellness Clinic in Spagna offrono programmi personalizzati a decine di migliaia di euro, combinando esami medici avanzati, nutrizione e wellness. Intanto, l’industria cosmetica sfrutta la tendenza: L’Oréal sta per lanciare un test per determinare l’età biologica della pelle. Anche i laboratori medici si adattano, proponendo test preventivi senza prescrizione.

Tra scienza e speculazione

Nonostante l’entusiasmo, molti trattamenti mancano di prove scientifiche. Integratori come spermidina o NAD+ mostrano effetti anti-age sui topi, ma non è chiaro se funzionino sull’uomo. Pratiche come le trasfusioni di plasma giovane (offerte da Ambrosia a 8.000 dollari al litro) sono state bollate come pericolose dalle autorità. Timothy Caulfield, esperto di diritto sanitario, avverte: “Spesso si rivendono vecchi consigli con un vernice di novità scientifica”.

Mentre la ricerca accademica avanza, seppur con fondi limitati, il mercato della longevità prospera tra contraddizioni. C’è chi vede nel progresso scientifico una speranza concreta, e chi, invece, sfrutta la paura dell’invecchiamento per vendere illusioni.

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