Il boom dei “natural fillers”

(Paris Match) Il nuovo trend per un viso giovane e naturale sta conquistando il settore della medicina estetica.

Negli ultimi anni, i trattamenti estetici con filler naturali stanno conquistando il settore della medicina estetica, rispondendo al desiderio crescente di ottenere risultati più autentici e meno artefatti. Questo cambiamento nasce da una crescente disaffezione verso l’acido ialuronico, accusato di creare volti gonfi e innaturali, spesso bersaglio di critiche sui social. Alcune celebrità di Hollywood, vittime di eccessi estetici, hanno scelto di dissolvere questi filler, segnando una svolta nelle preferenze di chi cerca un ringiovanimento più discreto e naturale. I nuovi filler naturali si distinguono per non aggiungere volume al viso, eliminando il rischio di alterare i tratti. L’obiettivo non è più quello di gonfiare rughe o pomelli, ma di migliorare la qualità della pelle: renderla più liscia, fresca e densa, come se si tornasse indietro di qualche anno. Questo approccio si ispira ai progressi della medicina rigenerativa, che punta a stimolare le risorse naturali del corpo. Trattamenti come il PRP (vietato in Francia) o il Nanofat, che utilizzano il sangue o il grasso del paziente, sono esempi di tecniche autologhe che sfruttano le capacità rigenerative dell’organismo.

Obiettivo: bellezza naturale e pelle rigenerata

I filler naturali seguono questa tendenza, mirano a potenziare le capacità autorigenerative della pelle, evitando risultati artificiali. Si parla di “biostimolazione”, “biorivitalizzazione” o “biomodellamento”, termini che creano confusione anche tra i medici, come osserva il dottor Hugues Cartier, dermatologo e direttore scientifico del congresso IMCAS. Tuttavia, è possibile distinguere due principali categorie di prodotti.

Le due grandi famiglie dei filler naturali

Prodotti per la rivitalizzazione cellulare: questi trattamenti forniscono alle cellule cutanee elementi essenziali per il loro funzionamento ottimale, stimolando la produzione di collagene. Ne sono un esempio la mesoterapia con prodotti come NCTF di Fillmed, i polinucleotidi derivati dall’ADN di salmone, i fattori di crescita e gli esosomi. Raccomandati per la prevenzione dell’invecchiamento a partire dai 30 anni, necessitano di più sedute, con effetti visibili già dalla prima, al costo di circa 150 euro a seduta.

Prodotti per la rivitalizzazione tissutale: questi filler agiscono sulla densità e tonicità della pelle, migliorandone la resistenza al rilassamento. Sono ideali per pelli più mature, dai 35-40 anni in su. Prodotti come Radiesse, Sculptra, Harmonyca, Ellansé e il nuovo Profhilo Structura ricreano collagene e tessuto adiposo superficiale, sostenendo la pelle in modo naturale. Anche in questo caso, sono necessarie più sedute, con risultati visibili dopo 2-3 mesi, al costo di circa 300 euro a trattamento.

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