I salumi accelerano la demenza

By Paolo Bonanni 30 Gennaio 2025 #demenza #salumi

(Le Figaro) Uno studio dell’Università di Harvard rivela una possibile correlazione tra il consumo eccessivo di salumi e l’aumento del rischio di demenza.

L’analisi dell’Università di Harvard, che ha seguito oltre 100.000 persone per quattro decenni, indica che chi consuma regolarmente pancetta, salame e altri insaccati potrebbe avere un rischio maggiore del 13% di sviluppare questa patologia.

La ricerca ha analizzato due gruppi di cittadini statunitensi, avviate rispettivamente nel 1976 e nel 1986. Complessivamente, 133.000 partecipanti hanno fornito dati dettagliati sulla loro dieta e stato di salute, con oltre 11.000 diagnosi di demenza registrate nel tempo. I risultati evidenziano che chi consuma abitualmente elevate quantità di salumi mostra una maggiore vulnerabilità al declino cognitivo, mentre chi privilegia alimenti come noci, legumi e pesce appare protetto dal rischio.

Cos’è la demenza?

La demenza è un termine ombrello che racchiude diverse malattie neurodegenerative, tra cui il morbo di Alzheimer, responsabile del 60-70% dei casi. Esistono anche forme vascolari e altre più rare, come la demenza frontotemporale o quella del corpo di Lewy. In Francia, circa 1,2 milioni di persone ne sono affette, con una prevalenza maggiore tra le donne.

Grassi saturi e sale

Gli scienziati ritengono che il legame tra consumo di salumi e demenza possa dipendere da diversi fattori. Innanzitutto, l’elevato contenuto di grassi saturi e sale nei prodotti trasformati compromette la circolazione sanguigna, aumentando il rischio di ipertensione e diabete, entrambi fattori di rischio per la demenza vascolare. Inoltre, alcuni composti generati dalla degradazione dei salumi potrebbero favorire l’aggregazione della proteina amiloide, una delle caratteristiche del morbo di Alzheimer. Infine, la presenza di nitriti nei salumi è nota per i suoi effetti dannosi sul DNA, con potenziali ripercussioni sulle cellule cerebrali.

Cosa fare?

Pur non essendo l’unica causa della demenza, l’alimentazione è considerata un fattore chiave nella prevenzione. Gli esperti suggeriscono di limitare il consumo di salumi a 150 grammi a settimana, pari a circa tre fette di prosciutto bianco, come indicato dalle autorità sanitarie francesi. Anche una riduzione moderata può portare benefici significativi alla salute cognitiva.

Oltre alla dieta, è fondamentale adottare uno stile di vita sano, con attività fisica regolare, interazioni sociali e un controllo costante di fattori di rischio come diabete e pressione alta.

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