(El Pais) Assistenti vocali, intelligenza artificiale e internet delle cose aiutano a combattere solitudine e barriere digitali negli over 65 con soluzioni semplici, accessibili e su misura.
La rivoluzione digitale ha trasformato il nostro quotidiano, ma non tutti riescono a tenere il passo. In Spagna, solo il 50,2% degli over 75 ha usato internet almeno una volta, contro oltre il 95% delle fasce più giovani. Una distanza che rischia di escludere milioni di persone. Tuttavia, scienziati, ingegneri e aziende stanno sviluppando progetti per rendere la tecnologia un alleato prezioso per gli anziani, non solo per semplificare pratiche quotidiane, ma anche per affrontare problemi come la solitudine non desiderata e garantire maggiore autonomia.
Tra le soluzioni più promettenti emergono i cosiddetti assistenti virtuali, l’intelligenza artificiale (IA) e l’internet delle cose (IoT), che interconnettono dispositivi e sensori per creare ambienti più sicuri e accoglienti. Gli assistenti vocali possano offrire compagnia, ridurre i sentimenti di isolamento e aiutare nella gestione quotidiana, dai promemoria per i farmaci alla ricerca di informazioni.
Le gerontotecnologie non rappresentano solo un aiuto tecnico: sono strumenti per restituire agli anziani autonomia, sicurezza e senso di appartenenza, rendendo la tecnologia un ponte, e non una barriera, tra generazioni.

L’esempio di Alexa
Un esempio concreto è il progetto avviato dalla Croce Rossa e Amazon: dal 2020, oltre 10.000 dispositivi Alexa sono stati distribuiti nelle case di anziani in Spagna: la voce è il mezzo più naturale per comunicare, più semplice di tastiere o smartphone. L’obiettivo per il 2025 è estendere il programma a 26.000 persone, puntando non solo a fornire tecnologia, ma a mantenere gli anziani connessi con il mondo esterno.
Il concetto di “gerontotecnologie” rientra in una strategia più ampia, sostenuta dall’Unione Europea attraverso il programma Active Assisted Living (AAL), che mira a favorire un invecchiamento sano e attivo. Queste soluzioni si basano su un approccio proattivo: sensori e IA monitorano costantemente salute e ambiente domestico, per prevenire cadute o peggioramenti improvvisi.

Tante utili applicazioni
Le applicazioni sono molteplici: dai sistemi di videovigilanza capaci di riconoscere attività sospette, agli esoscheletri leggeri che aiutano nella mobilità o in attività quotidiane come vestirsi o cucinare. Anche piccoli accorgimenti tecnologici, come luci che si accendono automaticamente di notte, possono ridurre i rischi e rassicurare sia gli anziani che i loro familiari.
Non mancano però ostacoli. L’accettazione della tecnologia dipende spesso da come viene proposta: se percepita come un’imposizione (ad esempio per gestire pratiche amministrative online) può generare rifiuto; se invece viene introdotta per piacere personale – per ascoltare audiolibri o parlare con familiari – è più facilmente accolta.
Il design gioca un ruolo cruciale. Interfacce semplici e intuitive, adattate alle esigenze cognitive e fisiche, possono fare la differenza tra inclusione ed esclusione. Secondo Alejandro Barroso, CEO di Seniority AI, progettare piattaforme pensando prima di tutto agli utenti permette di creare esperienze davvero accessibili, riducendo frustrazione e diffidenza.