Enoturismo risorsa per il vigneto francese

(Le Monde) L’enoturismo si conferma una leva cruciale per i viticoltori francesi, ma non è una bacchetta magica contro la crisi.

In un contesto di calo del consumo di vino in Francia e di rallentamento nei mercati statunitense e cinese, i viticoltori francesi stanno trovando nell’enoturismo una soluzione per diversificare i propri redditi. Questo fenomeno, che combina turismo ed enologia, sta vivendo una crescita significativa, attirando milioni di visitatori ogni anno e generando un fatturato considerevole per il settore.

Un viticoltore del Château Lalande-Labatut in Gironda, ha lanciato nel 2022 un bar “effimero” tra i vigneti, organizzando serate con degustazioni di vino, musica e intrattenimento. Questa iniziativa, nata durante una crisi del mercato del vino rosso, ha riscosso un grande successo, attirando fino a 400 persone a serata durante gli eventi legati alle Olimpiadi di Parigi del 2024.

Numeri in crescita

Secondo uno studio di Atout France, nel 2023 i visitatori dei vigneti francesi hanno raggiunto i 12 milioni, con un aumento del 20% in cinque anni. La clientela straniera, in particolare britannica, belga e americana, è cresciuta del 29%, mentre quella francese del 14%. L’enoturismo ha generato un fatturato di 518 milioni di euro per i viticoltori indipendenti, diventando un’attività ad alto valore aggiunto.

I viticoltori stanno ampliando la loro offerta con attività come yoga tra i vigneti, tour in bicicletta o discese in canoa nelle gole dell’Ardèche, sempre accompagnate da degustazioni.

L’iscrizione dei vigneti della Champagne e della Borgogna nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco nel 2015 ha dato una spinta significativa al settore. A Reims, la tassa di soggiorno è passata da 800.000 a 3 milioni di euro tra il 2016 e il 2024, grazie all’afflusso di nuovi visitatori. Case prestigiose come Taittinger hanno investito milioni per offrire esperienze esclusive, aumentando i prezzi dei tour e puntando su una clientela di alto livello.

Investimenti e innovazione

Alcuni imprenditori hanno scommesso sull’enoturismo acquisendo delle maison e aprendo strutture ricettive di lusso. In Borgogna, la nuova generazione di viticoltori sta aprendo le porte delle tenute per mostrare il proprio savoir-faire, collaborando con operatori turistici per creare pacchetti che uniscono vino, gastronomia e attività sportive.

Per attirare visitatori, le regioni vinicole organizzano eventi come il marathon du Médoc o festival jazz, mentre il label “Vignobles & Découvertes” certifica le destinazioni con un’offerta completa.

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