Crema solare minerale o chimica?

(Bbc) Le creme solari minerali stanno conquistando il mercato grazie ai timori sui filtri “chimici”, ma molte delle convinzioni più diffuse si basano su falsi miti scientifici.

Il settore delle protezioni solari sta vivendo una vera rivoluzione. Le creme minerali rappresentano oggi il segmento in più rapida crescita del mercato globale, alimentate da crescenti preoccupazioni sui possibili effetti nocivi dei filtri “chimici” su corpo, cervello e persino barriere coralline.

Ma questa distinzione tra protezioni “chimiche” e “minerali” poggia su basi scientifiche traballanti. Quella che comunemente chiamiamo protezione “chimica” dovrebbe più correttamente essere definita “organica”, poiché contiene legami carbonio-idrogeno, mentre i filtri “minerali” – principalmente biossido di titanio e ossido di zinco – sono sostanze inorganiche prive di tali legami.

Una delle credenze più radicate riguarda il meccanismo d’azione: si pensa che i filtri organici assorbano i raggi UV mentre quelli minerali li riflettano. La realtà è ben diversa. Uno studio autorevole ha dimostrato che titanio e zinco riflettono o diffondono appena il 4-5% della radiazione ultravioletta, assorbendo il restante 95%.

Sicurezza: timori fondati o allarmismo?

Le preoccupazioni sui filtri organici derivano principalmente da studi su animali condotti con dosaggi enormi. In una ricerca del 2001 che ha scatenato timori sui disruttori endocrini, ratti neonati furono alimentati con quantità massicce di ossibenzone per quattro giorni. Per raggiungere la stessa concentrazione sistemica negli esseri umani, una persona dovrebbe applicare quotidianamente una crema al 6% di ossibenzone per 277 anni.

Anche le preoccupazioni ambientali, seppur legittime, necessitano di prospettiva. Studi nelle Hawaii hanno rilevato concentrazioni di ossibenzone nell’acqua marina pari a 10 gocce in uno stadio pieno d’acqua – livelli molto inferiori a quelli che negli esperimenti di laboratorio hanno mostrato effetti sui coralli.

La scelta giusta

Per i dermatologi, la protezione solare migliore rimane quella che le persone sono disposte a usare regolarmente. Mentre continuano le ricerche sui possibili effetti a lungo termine, una certezza assoluta rimane: l’esposizione eccessiva ai raggi UV può causare tumori della pelle. La scelta tra minerale e organico dovrebbe quindi basarsi su preferenze personali – texture, assorbimento, sensibilità cutanea – piuttosto che su timori scientificamente infondati.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com