Costi e rischi del collezionismo

By Paolo Bonanni 11 Febbraio 2025 #collezionismo

(Wall Street Journal) Una passione può trasformarsi in un investimento redditizio, ma richiede preparazione e attenzione. Tra rischi di contraffazione, costi di conservazione e impatti fiscali.

Possedere una collezione di oggetti di valore può sembrare un investimento affascinante e redditizio, ma dietro la passione si nascondono costi, rischi e sfide che molti non considerano. Dall’assicurazione alle problematiche di autenticità, fino alla conservazione e alle implicazioni fiscali, il collezionismo richiede più di un semplice gusto estetico.

Molti collezionisti iniziano senza rendersi conto delle spese necessarie per mantenere intatto il valore dei loro pezzi. Ad esempio, opere d’arte e oggetti delicati devono essere protetti da luce e sbalzi di temperatura, mentre materiali fragili come tessuti e sneakers necessitano di spazi climatizzati. Gli orologi di lusso, i vini pregiati e le monete rare, invece, richiedono casseforti ignifughe e sistemi di sicurezza sofisticati.

La necessità di assicurarsi

Poiché il valore delle collezioni aumenta nel tempo, un’assicurazione adeguata diventa essenziale. Le polizze tradizionali per la casa spesso non coprono oggetti di valore, rendendo necessaria una protezione specifica. Le polizze più avanzate coprono qualsiasi tipo di danno, senza franchigia, tranne in zone a rischio catastrofi naturali, come è accdauto negli Stati Uniti in California e Florida. Tra le principali cause di danni figurano gli incidenti durante il trasporto, incendi e infiltrazioni d’acqua.

Contraffazioni e truffe

Con il boom del mercato del collezionismo, è aumentata anche la circolazione di falsi. Questo problema riguarda quasi tutte le categorie, dai gioielli alle monete d’oro e d’argento. Spesso i truffatori creano siti web sofisticati per ingannare i compratori con repliche quasi indistinguibili dagli originali.

Acquistare da rivenditori affidabili e case d’asta di prestigio è il modo migliore per ridurre il rischio. Le aste, infatti, raramente vendono falsi e, se accade, tendono a rimborsare i clienti. Tuttavia, le assicurazioni non coprono gli acquisti fraudolenti: se un collezionista compra un pezzo contraffatto, non potrà ottenere alcun rimborso.

Aspetti fiscali complessi

Vendere oggetti da collezione può generare complicazioni fiscali. Negli Stati Uniti, ad esempio, se il fisco classifica un bene come collezionabile, il tasso d’imposta può arrivare fino al 28%, rispetto al 20% delle plusvalenze sugli investimenti tradizionali. Inoltre, se un oggetto viene venduto in perdita, il fisco potrebbe non consentire la compensazione fiscale.

Per questo motivo, è fondamentale tenere registri accurati delle transazioni, ricevute e valutazioni professionali, così da poter stabilire il valore d’acquisto e ottimizzare la dichiarazione fiscale.

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