Combattere il calo pomeridiano di energia

(New York Times) La sensazione di sonnolenza che colpisce nel primo pomeriggio è temporanea ma frustrante. Gli esperti suggeriscono strategie efficaci per gestirla.

Il fenomeno che in inglese si dice “Afternoon Slump” avviene quando al mattino ti svegli carico, pronto ad affrontare la giornata. Sei produttivo, concentrato. Poi, verso le 14:00, arriva un’improvvisa ondata di stanchezza. La tentazione di schiacciare un pisolino si fa forte.

Questo calo energetico è un fenomeno fisiologico normale. In alcune culture, come in certi paesi mediterranei, si asseconda questo bisogno con la pausa pomeridiana. Ma per chi non può concedersi un riposo, ecco cosa sapere e come reagire.

Le cause: ritmi circadiani e pressione del sonno

La sonnolenza dipende da due fattori principali: i ritmi circadiani e la pressione del sonno. I ritmi circadiani regolano le funzioni corporee in un ciclo di circa 24 ore, influenzati dalla luce. La pressione del sonno, invece, aumenta più a lungo restiamo svegli.

Nel pomeriggio si verifica un calo fisiologico dell’attenzione, dovuto a una ridotta attività di alcuni neurotrasmettitori. Se si è privi di sonno o si hanno orari irregolari, questo calo può essere più marcato.

Alcuni cibi peggiorano la situazione. Sai Krupa Das, esperta di metabolismo alla Tufts University, avverte: zuccheri e carboidrati raffinati causano picchi glicemici seguiti da crolli energetici. Meglio optare per proteine, uova o cereali integrali, che rilasciano energia gradualmente.

Strategie per restare vigili

Se la sonnolenza è eccessiva, potrebbe esserci un problema di sonno cronico. Ma nella maggior parte dei casi è un calo normale. Basta adottare le giuste contromisure per superarlo e tornare produttivi.

Pisolino lampo: (max 20 minuti) per evitare di svegliarsi intontiti.

Lavori leggeri: approfittarne per attività meno impegnative, come organizzare email.

Movimento: una breve camminata all’aperto aumenta la concentrazione.

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