Collagene, l’elisir di giovinezza?

By Paolo Bonanni 28 Agosto 2025 #collagene

(The Economist) Nessuno studio ha dimostrato che il collagene faccia male. Ma il suo effetto potrebbe essere soprattutto psicologico.

Cinquanta euro per una polvere ottenuta dalla pelle, dalle ossa e dai tessuti connettivi di mucche o pesci macinati e trattati chimicamente. Presentata così, l’offerta suona poco allettante. Ma chiamarla “integratore di collagene” e venderla in un barattolo elegante è tutta un’altra storia. Oggi, atleti e appassionati di bellezza spendono cifre considerevoli in questi prodotti, convinti che possano ridurre le rughe, rinvigorire i capelli e rafforzare articolazioni e legamenti. Ma funzionano davvero?

Il collagene è una proteina strutturale fondamentale: rappresenta il 25-30% di tutte le proteine del corpo ed è la base della pelle, delle ossa, dei tendini e dei muscoli. Con l’età, la sua produzione rallenta, e fattori come esposizione al sole, fumo e alcol ne accelerano il declino. È qui che entra in gioco il mercato degli integratori, da oltre un miliardo di dollari all’anno, che promette di rigenerare dall’interno. Ma la scienza è molto più cauta.

Si parte dagli aminoacidi

Il corpo umano produce naturalmente collagene a partire da aminoacidi, i mattoni delle proteine. Due di questi, la glicina e la prolina, sono i più abbondanti nel collagene, ma non sono “essenziali” — ovvero, il nostro organismo li sa già sintetizzare. Questo solleva un dubbio: se il corpo può produrli autonomamente, perché assumere un integratore costoso? Alcuni ricercatori sostengono che la glicina possa essere “semi-essenziale”: prodotta in quantità insufficiente rispetto alla domanda, soprattutto in età avanzata o in caso di stress fisico. Ecco perché l’idea di reintegrarla ha un certo senso.

Ma le prove empiriche sono contrastanti. Una revisione del 2021 pubblicata sul International Journal of Dermatology, che ha analizzato 19 studi, conclude che gli integratori di collagene potrebbero effettivamente ridurre le rughe. Un altro studio del 2024 su Orthopedic Reviews ha esaminato 14 ricerche sugli effetti articolari: circa la metà ha riportato benefici. Tuttavia, questi risultati sono spesso basati su campioni piccoli, studi finanziati dall’industria o metodi poco rigorosi.

L’importante sono le proteine

Il vero problema? Il collagene non è che una forma specifica di proteina ricca di glicina e prolina. E alcuni studi suggeriscono che i benefici osservati non siano dovuti al collagene in sé, ma semplicemente all’assunzione di proteine in generale. Un lavoro rigoroso del 2023, condotto da ricercatori olandesi, ha confrontato gli effetti di un placebo, del collagene e della whey protein (proteina del siero del latte) su atleti in fase di recupero. Risultato: solo la whey ha stimolato la crescita del tessuto connettivo.

In altre parole, potrebbe essere molto più efficace — e conveniente — puntare su fonti proteiche complete o su una dieta ricca di proteine, piuttosto che su un prodotto parziale e costoso. E per chi cerca un’alternativa economica, c’è un’opzione a portata di cucina: la gelatina, una forma processata del collagene usata in mousse, dolci e marshmallow, disponibile a una frazione del prezzo.

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