(The Economist) L’Asia continua a dimostrare un’insaziabile passione per il metallo prezioso nonostante i prezzi in costante aumento.
Mentre i prezzi dell’oro hanno raggiunto livelli record a livello mondiale, spinti anche dalle politiche commerciali di Donald Trump, l’Asia continua a dimostrare un’insaziabile passione per il metallo prezioso. In India, la domanda è rimasta costante nonostante l’aumento dei prezzi, alimentata da matrimoni, festività religiose e dalla necessità di investimenti sicuri.
La Cina, con una forte tradizione culturale legata all’oro, vede il metallo come un bene rifugio in un contesto di rallentamento economico e restrizioni sugli investimenti.

L’amore per il metallo pregiato
L’Asia, nel suo complesso, rappresenta una quota significativa della domanda globale di oro, superando le aspettative legate ai livelli di reddito. Questo amore per l’oro è alimentato da tradizioni culturali, ma anche da motivazioni economiche e finanziarie profonde. L’oro è visto come un bene di diversificazione, una protezione contro l’inflazione e, soprattutto in Paesi come India e Cina, un modo per proteggere il capitale in contesti di restrizioni finanziarie.
In India, meno del 6% dei risparmi delle famiglie è investito in azioni, rispetto al 15% in oro. In Cina, il mercato azionario è stato volatile e il settore immobiliare ha perso attrattiva come investimento. L’oro, al contrario, ha offerto rendimenti elevati e stabilità. Inoltre, l’oro svolge un ruolo cruciale nella stabilità finanziaria di molte famiglie asiatiche, fungendo da rete di sicurezza per la vecchiaia e garantendo liquidità in momenti difficili.

I rischi
L’eccessivo investimento in oro solleva preoccupazioni economiche. Gli economisti sostengono che questi capitali potrebbero essere impiegati in investimenti più produttivi. Inoltre, le massicce importazioni di oro pesano sulla bilancia commerciale di Paesi come l’India.
Non esistono soluzioni semplici per ridurre la domanda di oro. Le politiche per scoraggiare l’acquisto di oro rischiano di alimentare il contrabbando. Aumentare la produzione interna è difficile, per ragioni geologiche o normative. I governi dovrebbero invece attuare riforme strutturali, come migliorare i mercati del credito e il sistema giudiziario, per indirizzare i capitali verso investimenti più produttivi.