Cina addio al lusso sfrenato

(Financial Times) La Cina, un tempo motore trainante del mercato globale del lusso, sta affrontando una battuta d’arresto nelle abitudini di consumo.

Per anni, la Cina è stata considerata la “gallina dalle uova d’oro” per l’industria del lusso, con una domanda in costante aumento e un’élite benestante desiderosa di ostentare il proprio status attraverso acquisti di alta gamma. Tuttavia, la pandemia di Covid-19 e il successivo rallentamento economico hanno innescato una trasformazione profonda nel comportamento dei consumatori cinesi.

Diversi fattori contribuiscono a questa nuova realtà

Impatto del Covid-19: la pandemia ha interrotto i viaggi internazionali, limitando la possibilità per i consumatori cinesi di acquistare beni di lusso all’estero, dove spesso i prezzi sono più convenienti. Inoltre, ha generato incertezza economica e una maggiore attenzione alla spesa.

Rallentamento economico: la crescita economica cinese ha subito un rallentamento, influenzando il potere d’acquisto di una parte della popolazione.

Cambiamento delle priorità: i consumatori cinesi, soprattutto le nuove generazioni, stanno mostrando un maggiore interesse verso esperienze, viaggi e benessere personale, piuttosto che verso l’accumulo di beni materiali. Si assiste a un ritorno a un desiderio di consumare in modo diverso, privilegiando magari altre tipologie di spesa.

Politiche governative: le politiche del governo cinese, come la lotta alla corruzione e la promozione di un consumo più sobrio, hanno contribuito a moderare la domanda di beni di lusso ostentativi.

Le conseguenze

Questo cambiamento di scenario ha un impatto significativo sui marchi del lusso, che si trovano a dover ripensare le proprie strategie. Alcune delle conseguenze principali sono:

Perdita di consumatori: negli ultimi due anni, il settore del lusso ha perso circa 50 milioni di consumatori a livello globale, molti dei quali cinesi.

Pressione sui margini: la diminuzione della domanda e l’aumento della concorrenza esercitano pressione sui margini di profitto dei marchi del lusso.

Necessità di adattamento: i marchi devono adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori cinesi, offrendo prodotti e servizi che rispondano a un desiderio di maggiore autenticità, personalizzazione ed esperienza.

Le strategie anticrisi

Nonostante le difficoltà, i giganti del lusso non si arrendono e stanno mettendo in atto diverse strategie per affrontare la crisi:

Espansione nel mercato interno: i marchi stanno investendo nell’apertura di nuovi negozi e nell’ampliamento della propria presenza online in Cina, per intercettare i consumatori che non possono più viaggiare all’estero.

Focus sull’esperienza: i marchi stanno puntando sull’offerta di esperienze uniche e personalizzate, come eventi esclusivi, servizi di concierge e consulenze personalizzate, per creare un legame più forte con i clienti.

Attenzione ai millennials: i marchi stanno prestando particolare attenzione ai gusti e alle preferenze dei millennials cinesi, che rappresentano una fetta importante del mercato.

Controllo dei prezzi: alcuni marchi stanno adottando una politica di prezzi più elevati per preservare i margini di profitto.

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