(New York Times) L’Intelligenza Artificiale rivoluziona la creazione di ricette e menù offrendo nuove opportunità di sperimentazione e innovazione in un settore in continua evoluzione.
L’intelligenza artificiale (IA) sta trovando un posto sempre più rilevante nel mondo della ristorazione, aprendo nuove frontiere per la creatività culinaria. ChatGPT, in particolare, sta ispirando chef e ristoratori a ripensare il modo in cui creano ricette, menù ed esperienze gastronomiche.
Grant Achatz, chef e proprietario del ristorante Next a Chicago, sta sperimentando ChatGPT per creare un menù degustazione di nove portate, in cui ogni piatto è “ideato” da uno chef diverso. La particolarità è che questi chef sono figure immaginarie, create dallo stesso Achatz e “alimentate” con informazioni e influenze attraverso l’IA.

Nuove prospettive
ChatGPT suggerisce piatti che riflettono le caratteristiche e le influenze di questi chef immaginari, aprendo nuove prospettive creative. Questo approccio, seppur innovativo, solleva interrogativi sull’essenza dell’esperienza umana in cucina. Nonostante l’entusiasmo di alcuni, non tutti gli chef accolgono a braccia aperte l’IA in cucina. C’è chi ritiene che “la cucina rimane, nel suo cuore, un’esperienza umana” e non crede che possa essere replicata da una macchina. Tuttavia, anche i più scettici riconoscono il potenziale dell’IA come strumento di ispirazione.

Si risolvono i problemi tecnici
L’IA non è ancora in grado di sostituire completamente l’esperienza umana in cucina, ma può offrire un valido supporto per l’ispirazione e la risoluzione di problemi tecnici. ChatGPT, in particolare, sta diventando uno strumento sempre più utilizzato dagli chef per esplorare nuove frontiere creative e migliorare la loro comprensione degli ingredienti e dei processi culinari.