(Aujourd’hui) Tra trionfo europeo e strategia di marketing la maglia del PSG è diventata più di un capo sportivo: è simbolo di appartenenza, successo e tendenza.
Il Paris Saint-Germain non domina solo sul rettangolo verde, ma anche nel mondo del marketing sportivo. Dopo la conquista della Champions League, il club parigino ha lanciato una linea celebrativa che ha scatenato una vera e propria corsa all’acquisto, soprattutto per la maglia ufficiale con la Tour Eiffel trasformata in stella sopra il logo. Domenica scorsa, a Parigi, le file davanti ai negozi ufficiali erano chilometriche.
Subito dopo il triplice fischio della finale contro l’Inter, oltre 80 prodotti celebrativi sono stati messi in vendita. Molti sono andati esauriti nel giro di poche ore, sia online che nei punti vendita fisici. Le vendite erano già in crescita prima della finale, con un incremento del 30% nel 2025, ma il successo del PSG in Europa ha moltiplicato la domanda.

Un milione di maglie
Il prodotto più richiesto è, senza sorpresa, la maglia celebrativa. Non solo quella speciale post-titolo, ma anche quelle indossate dai giocatori. Se tra il 2013 e il 2018 il club vendeva circa 700.000 maglie all’anno, ora ha superato il milione di unità vendute annualmente, con il 2024-2025 destinato a battere nuovi record.
Tuttavia, quanto guadagna davvero il club da questo successo commerciale? Poco in proporzione. La vendita di maglie è più un veicolo d’identità che una voce di bilancio determinante: non si ammortizza il costo di un grande acquisto vendendo magliette. Le cifre? Da una maglia top da 150 euro, il club ricava tra 15 e 22,50 euro. Con quella “stadium” da 100 euro, la quota oscilla tra i 10 e 15 euro. Moltiplicato per un milione, parliamo di un margine lordo tra i 10 e i 22,5 milioni di euro, a cui si aggiungono i ricavi extra del merchandising venduto direttamente.

Attenti ai falsi
Più significativa, invece, è la partnership con Nike, che versa 80 milioni di euro all’anno come sponsor tecnico. Inoltre, il PSG ha adottato una strategia aggressiva: quattro maglie stagionali, a cui si somma quella speciale post-sacre. Il 4º kit, con ali stilizzate, ha spopolato in Champions, soprattutto a livello internazionale.
Il marketing del PSG mira anche alla diversificazione culturale, con floccaggi in coreano o arabo, e design sempre più audaci per attrarre fasce di pubblico differenti. Il caso del club del Venezia dimostra che anche team minori possono ottenere grandi risultati puntando sull’estetica.
Ma dove c’è successo, ci sono anche rischi: il fenomeno delle falsificazioni cresce. Si stima che il 34% dei consumatori abbia già acquistato almeno una volta un prodotto contraffatto, percentuale che sale al 39% tra i 15-18enni.