Birkenstock sono “sandali non opere d’arte”

By Paolo Bonanni 22 Febbraio 2025 #birkenstock

(Mynewsroom.it) La giustizia tedesca respinge la richiesta del marchio che denunciava la concorrenza sleale: sono prodotti artigianali.

Birkenstock perde la battaglia legale per la protezione dei diritti d’autore sulle sue celebri sandali. L’azienda denuncia la concorrenza sleale, ma la Corte federale tedesca conferma: “Sono prodotti artigianali, non creazioni artistiche” così chiudendo definitivamente la causa legale avviata nel maggio 2023 dall’azienda di calzature contro vari rivenditori europei. La decisione infligge un duro colpo alla storica casa produttrice, che da due anni cercava di ottenere la protezione dei diritti d’autore per i suoi celebri modelli di sandali in cuoio e suola in sughero. La contesa legale ha visto Birkenstock scontrarsi in tribunale con la catena tedesca Tchibo, la piattaforma shoe.com e il gruppo danese Bestseller.

Il motivo della causa

Alcuni rivenditori avrebbero commercializzato calzature giudicate troppo simili alle originali. L’azienda tedesca aveva richiesto il ritiro immediato dei prodotti concorrenti e la loro distruzione. Dopo un primo rifiuto della Corte d’appello di Colonia nel 2024, Birkenstock si era rivolta alla Cassazione. Tuttavia, la Corte federale ha confermato la decisione precedente, rilevando che la forma delle sandali Birkenstock deriva da “esigenze tecniche, regole e vincoli funzionali” e non da un livello creativo tale da giustificare la protezione artistica.

Secondo i giudici, i modelli dell’azienda, fondata nel 1774 vicino a Bonn, sono “pienamente artigianali” e caratterizzati da “elementi di design formali”, insufficienti per essere considerati opere d’arte. Per ottenere la tutela del diritto d’autore, ha chiarito la Corte, è necessario che la creazione esprima una marcata individualità artistica, caratteristica che non è stata riscontrata nelle calzature Birkenstock. cause simili sono ancora aperte in Francia, Paesi Bassi, Danimarca e Svizzera. Inoltre, si attende una sentenza cruciale dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, che potrebbe influenzare l’esito delle altre battaglie legali.

Un momento delicato

Il verdetto arriva in un momento delicato per Birkenstock. Quotata alla Borsa di New York dal 2023, a seguito dell’acquisizione da parte di un fondo legato al colosso del lusso LVMH, l’azienda ha visto le sue azioni perdere il 3,48% nell’ultimo anno. Con una produzione annua di oltre 8,5 milioni di paia, le Birkenstock restano tra le calzature più riconoscibili al mondo. Tuttavia, la concorrenza crescente e la difficoltà a proteggere il design mettono alla prova la strategia di difesa del marchio.

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