(New York Times) Un musical riscopre Betty Boop, la prima flapper dell’era jazz: vestiti corti, capelli a caschetto, molto truccata, fumatrice e bevitrice.
Betty Boop, l’iconica protagonista dei cartoni animati degli anni ’30, si prepara a conquistare Broadway con “Boop! The Musical”, uno spettacolo che promette di celebrare quasi un secolo di storia e successi. Creata da Max Fleischer nel 1930 per la serie Talkartoons inizialmente era raffigurata come un ibrido tra un barboncino e un essere umano. Poi Betty si trasformò presto in una figura completamente umana, ispirata alle flapper dell’era del jazz, una nuova figura femminile emancipata, libera di esprimersi e vivere la propria sessualità e individualità.
Con la sua voce infantile e il suo stile audace, divenne rapidamente una delle prime star femminili dell’animazione. La sua popolarità esplose grazie a oltre 100 cortometraggi, di cui 90 inclusi nella serie ufficiale Betty Boop, che si concluse nel 193915.

Un personaggio senza tempo
Nonostante le restrizioni imposte dal Codice Hays negli anni ’30, che ne moderarono il carattere provocatorio, Betty continuò a rappresentare una donna indipendente e moderna. Nei decenni successivi, il personaggio si adattò ai cambiamenti culturali, mantenendo il suo fascino unico e diventando un simbolo globale grazie al merchandising e alle apparizioni in fumetti, programmi televisivi e videogiochi.

Chi erano le flapper
Le donne emancipate come Betty portavano vestiti corti (per l’epoca), con frange, vita bassa, spalle scoperte. Abbandonavano corsetti e abiti rigidi, scegliendo uno stile più comodo e audace. I capelli erano tagliati a caschetto o “bob cut”, spesso con frangia. Trucco marcato, con rossetto scuro, occhi bistrati, sopracciglia sottili facevano da accompagnamento a un comportamento che sfidava le norme tradizionali: fumavano in pubblico, bevevano alcol (anche durante il proibizionismo), ballavano il Charleston, guidavano automobili, uscivano senza accompagnatore. E la musicaera rigorosamente jazz, simbolo di modernità e ribellione.