Besson rivisita Dracula

(Aujourd’hui) Il grande regista rivisita il mito del vampiro in un film in uscita a fine ottobre, trasformando la leggenda gotica in una grande e personale storia d’amore immortale.

Il regista francese Luc Besson, noto per opere come “Il Grande Blu” e “Nikita”, torna nelle sale cinematografiche con una versione molto personale del mito di Dracula. Il suo nuovo film, in uscita in Italia il 30 ottobre con il titolo “Dracula: l’amore perduto”, promette di essere meno fantastico e molto più romantico rispetto alle precedenti interpretazioni del celebre vampiro. “È la storia di un uomo capace di aspettare sua moglie 400 anni. È di un romanticismo assoluto. Questo Dracula, è la mia versione. Non mette in discussione nessuna delle altre,” spiega Besson.

La trama si snoda alla fine del XV secolo, quando Vlad Dracul, un principe rumeno, perde la moglie Elisabeta dopo una battaglia contro gli Ottomani. Travolto da quella che considera un’ingiustizia divina, Vlad si trasforma in una creatura immortale, un vampiro, con la ferma speranza di ritrovare un giorno la sua amata reincarnata.

Un adattamento molto personale

Il 2025 si preannuncia un anno significativo per Besson, che dopo la commedia romantica a basso budget “June and John”, si immerge nuovamente in uno spettacolo epico con questa sua versione di “Dracula”. Secondo quanto dichiarato dallo stesso regista, l’adattamento è estremamente personale e, a parte una o due scene, si discosta dal genere horror per presentarsi come una grande affresco romantico che si snoda attraverso quattro secoli.

Besson si abbandona a uno stile barocco, quasi surrealista, richiamando alla mente i “Dracula” dello studio Hammer degli anni ’50 e ’60, con Christopher Lee nel ruolo principale. Il film inizia in modo molto classico, ma la narrazione prende poi pieghe inaspettate, con deviazioni che portano il pubblico nella Francia della fine del XIX secolo, ma anche in India e in Iraq.

Humour e musical

Il film è arricchito da sequenze degne di un musical e da inattesi tocchi di umorismo, tra gli altri ingredienti. La peculiarità del film è tale che, come sottolineato, “non si può indovinare la scena successiva”.

Con questa nuova opera, Luc Besson si propone di offrire al pubblico una prospettiva inedita e profondamente emotiva sul leggendario conte vampiro, concentrandosi sull’amore eterno e sulla perseveranza piuttosto che sulle tenebre e sul terrore.

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